Regia:
Antonietta De Lillo
Anno di produzione: 2003
Durata: 103'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/storico
Paese: Italia
Produzione:
Factory,
Film Corsari
Distributore:
Istituto Luce
Data di uscita: 23/03/2005
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa:
Studio PUNTOeVIRGOLAVendite Estere:
RevolverTitolo originale: Il Resto di Niente
Altri titoli: The Remains Of Nothing - Gar Nichts - O Resto de Nada
Recensioni di :
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VENEZIA 81 - "L'Occhio della Gallina", la scomparsa di un film-
BFM32 - IL RESTO DI NIENTE, un film estetico e musicaleSinossi: Verso la fine del 1700 una nobildonna portoghese apparentemente fragile, sposa le idee della rivoluzione, pur avvertendone i limiti e i punti deboli, e decide di lottare per l'affermazione di questi ideali. Nel tentativo di scuotere anche Napoli al vento rivoluzionario che in quel momento soffiava in Europa, all'età di 47 anni finisce sul patibolo, travolta insieme a centinaia di suoi compagni dal furore della rappresaglia borbonica. Questa donna è Eleonora Pimentel de Fonseca, poetessa, scrittrice, giornalista, un'intellettuale coraggiosa...
Sito Web:
http://Ambientazione:
Roma / Napoli"Il Resto di Niente" è stato sostenuto da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
Libro sul film "Il Resto di Niente":
"
Il Resto di Niente. Storia di Eleonora de Fonseca Pimentel e della rivoluzione napoletana del 1799"
di Enzo Striano, 372 pp, Rizzoli, collana Piccola Biblioteca la Scala, 2001
prezzo di copertina: 11,50
Libri correlati:
"
Il Resto di Niente"
di Enzo Striano, 402 pp, Mondadori, collana Oscar Classici Moderni, 2005
Nuova versione del romanzo uscita dopo il film
prezzo di copertina: 7,50
Note:
Eleonora Pimentel Fonseca nasce nel 1752 a Roma da famiglia portoghese, si trasferisce bambina a Napoli dove riceve solida istruzione letteraria e scientifica. Sposata, per interesse, al greve conte Pasquale Tria de Solis, si separa da lui dopo solo due anni di violenze e umiliazioni, perdendo, tra l’altro, il suo unico bambino. Entrata in Arcadia e in altre accademie letterarie, scrive componimenti d’occasione per la famiglia reale e appoggia anche Ferdinando IV in una vertenza contro il tributo medievale della chinea; ma venuta, poi, in contatto con la filosofia e il pensiero politico d’oltralpe e profilatasi una netta frattura tra Monarchia e intellighenzia, aderisce al gruppo dei giacobini e viene imprigionata nel 1798. Scarcerata, con l’avanzare dei francesi e la fuga in Sicilia del re, ha un ruolo di primo piano nella presa di Castel S.Elmo e nella proclamazione della Repubblica partenopea. Viene impiccata il 17 agosto del 1799, con i principali responsabili di quel colpo di Stato, che pur avendo patteggiato una resa onorevole con il Borbone, vengono condannati a morte, su istigazione di Orazio Nelson.