Recensioni di :
- "Cosa Voglio di Più": l’amore ai tempi della crisi
- La storia di un amore proibito in "Cosa Voglio di Più" di Silvio Soldini


Sinossi *:
Anna è diventata tutto quello che ci si aspettava da lei: ha un impiego modesto ma sicuro, è vitale, affettuosa con la famiglia, gli amici e con il suo compagno Alessio, col quale ha deciso di avere un bambino.
Quello che le manca forse è proprio il coraggio di prendersi una responsabilità definitiva verso il suo futuro.
Futuro che ha i contorni di un ufficio, di una città che si allarga sempre di più, i toni tenui di un treno che dalla periferia la porta in centro, quelli più accesi di una relazione che le sembra serena. Quando Domenico irrompe nella sua vita però tutti quei contorni svaniscono e per la prima volta mette a fuoco l’amore, quello fatto di desiderio e passione.
Ma l’amore spesso ha a che fare con linee nette, confini. Quelli del corpo, innanzitutto, che Domenico le insegna a scoprire e ad amare. Poi quelli del matrimonio di lui: è sposato con Miriam e hanno due bambini.
La storia fra Domenico e Anna è una ribellione sottovoce che si regge su un equilibrio precario come la loro vita: incontri clandestini, litigate al cellulare, bugie, carezze soffocate dallo scadere della pausa pranzo, il sesso coinvolgente consumato in una stanza di un motel a ore.
Fino a quando Anna non decide che vuole molto di più, e le bugie cedono, le famiglie s’intromettono, l’equilibrio si spezza. Anna scopre così una nuova faccia dell’amore mentre Alessio sembra non voler né sentire né vedere l’evidenza e Domenico si accorge che la sua famiglia ha bisogno di lui. Le loro strade sembrano separarsi.
E invece, inaspettatamente, si ritroveranno in fuga: due naufraghi che prendono il mare aperto, senza poter tornare indietro e con la linea dell’orizzonte ancora lontana…

Cast

Interpreti:
Alba Caterina Rohrwacher (Anna)
Pierfrancesco Favino (Domenico)
Teresa Saponangelo (Miriam)
Giuseppe Battiston (Alessio)
Fabio Troiano (Bruno)
Monica Nappo (Chicca)
Tatiana Lepore (Bianca)
Sergio Solli (Suocero di Domenico)
Gisella Burinato (Zia Ines)
Gigio Alberti (Dott. Morini)
Francesca Capelli (La Piccola Agnese)
Danilo Finoli (Il Piccolo Ciro)
Martina De Santis (Isa)
Leonardo Nigro (Vincenzo)
Adriana Deguilmi (Madre di Anna)
Mauro Marino (Padre di Anna)
Raffaella Onesti (Madre di Vincenzo)
Clelia Piscitello (Suocera di Domenico)
Ninni Bruschetta (Fratello di Domenico)
Bindu De Stoppani (Enrica)
Carla Chiarelli (Carla)
Claudia Coli (Monica)
Teresa Acerbis (Eliana)
Paolo Riva (Collega di Anna)
Michele Di Giacomo (Collega di Anna)
Elisabetta Piccolomini (Titolare Società Catering)
Edwin Rojas Condor (Josè)
Hassan Azougagh (Ahmed)
Rocco Ozzimo (Barista)
Stefania Casiraghi (Insegnante Acquarello)
Adriano Passoni (Allievo Corso Acquarello)
Federica Potenza (Nipote di Domenico)
Sebastiano Moise (Ragazzo in Motorino)
Pietro Romano (Teo)
Nicoletta Maragno (Madre di Teo)

Soggetto:
Silvio Soldini
Doriana Leondeff

Sceneggiatura:
Silvio Soldini
Doriana Leondeff
Angelo Carbone

Musiche:
Giovanni Venosta

Montaggio:
Carlotta Cristiani

Costumi:
Silvia Nebiolo

Scenografia:
Paola Bizzarri

Fotografia:
Ramiro Civita

Suono:
Francois Musy

Casting:
Jorgelina Depetris
Valentina Materiale (Milano)

Aiuto regista:
Cinzia Castania

Produttore:
Lionello Cerri
Ruth Waldburger

Direttore di Produzione:
Davide Lamberti

Organizzatore Generale:
Antonella Viscardi

Backstage:
Cristina Ki Casini

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Libri


Libro sul film "":
"Magico Realismo - Il Cinema di Silvio Soldini"
di Domenico Lucchini, 424 pp, Armando Dadò Editore, collana Varia, 2024
Difficile individuare modelli di riferimento (agli inizi Godard e Wenders ma anche Antonioni e Ozu) per un regista come Silvio Soldini che, al contrario, ha saputo portare una sua propria originalità nel farsi di un cinema poco legato alla tradizione italiana e invece molto attento ad un respiro più ampio, quasi universalistico anche quando narra, come spesso gli accade, storie “minimaliste” di provincia e di semplici sentimenti. Il cinema di Silvio Soldini ha insinuato negli spettatori sapienti dubbi concettuali in virtù di un itinerario che dal naturalismo e realismo dei primi suoi film si è corredato vieppiù dalla linfa della metafora. Dall’individuazione della Galassia borghese disvelata mediante la costruzione di personaggi-archetipi, avvolti dalla vocazione delle aporie e dal solipsismo, fino ad ammantare di “surrealismo” le azioni del loro ménage quotidiano. Per fare l’ingresso nella ricognizione sociale e indirettamente politica, soprattutto con i suoi documentari e nell’analisi comportamentistica: per penetrare, quindi, nel viaggio utopico e nella fuga estatica, a volte attraverso “falsi movimenti”. Il cinema di Silvio Soldini come intellettuale “periscopico” di produzione della differenza, stimolazione del dubbio, provocazione di limpida fattura culturale. Sono queste le tematiche che vengono attivate e risolte da Domenico Lucchini, con un copioso e approfondito “essai”. Una circumnavigazione che tocca tutti i lidi dell’articolato mosaico della tramatura dell’autore milanese, nonché i litorali della decifrazione linguistica, dal registro neorealista a quello favolistico, (il “magico realismo”) che pervadono i suoi 40 film. Il primo e completo discorso sul cinema soldiniano in Svizzera e che manca in Italia da un ventennio; il merito è duplice.
prezzo di copertina: 23,75



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