Silvio Soldini è stato ospite speciale nella consegna del premio alla carriera alla scenografa Paola Bizzarri nell'ultimo giorno di
Glocal Film Festival, essendo il regista con cui più spesso lei ha lavorato con ben 7 titoli.
"Non ricordo bene come nel 1999 sono arrivato a scegliere Paola Bizzarri per "
Pane e tulipani", forse Valia Santella, che all'epoca faceva la segretaria di edizione e adesso è sceneggiatrice: i miei primi tre film li avevo fatti senza lo scenografo, c'era qualcuno che faceva scene e costumi, nel terzo avevo un arredatore. Solo quando è entrata in scena Paola ho capito cosa significa lavorare con una scenografa! Per quel film in sceneggiatura c'era scritto che si svolgeva a Venezia e siamo andati là insieme: è iniziato il vero massacro, perché Paola non si accontenta mai e credo abbia setacciato la città come mai nessuno al mondo... Ha visto tutta Venezia, e alla fine mi sono dovuto fidare di lei: non avevo mai lavorato con una persona così creativa, capace di immaginare un posto così diverso da com'è quando lo visiti, a un certo punto dovevo. Venivo da un cinema più documentaristico, i luoghi trovati andavano bene com'erano. Lei no, alcuni li cambia totalmente perché solo lei sa "vedere" prima cosa possono diventare, Ed è sempre qualcosa di stimolante quello che crea: per questo ho reiterato la mia scelta anche nei film successivi!".
"Il nostro secondo film insieme era molto diverso, "
Brucio nel vento": era ambientato in un 'non-tempo', non volevamo si capisse se erano gli anni '80, '90 o 2000. Abbiamo fatto un lavoro per toglierlo dalla storicità, perché fosse come in un tempo sospeso. Un lavoro molto lontano da "Pane e tulipani"... Paola non si ferma mai, in questo mestiere trovare chi non si accontenta mai è prezioso. Credo che la gente si renda molto poco conto di quanto lavoro c'è dietro, sembra tutto molto più semplice: quanto lavoro c'è dietro la scelta di un bar dove si vedono due amici? Ci sono tantissime scelte da dover fare...".
"Ora stiamo lavorando a un
nuovo film insieme e per fortuna c'è un po' di budget anche per la scenografia - certo, non paragonabile a quelli che Paola ha quando lavora con Nanni Moretti! Gireremo tra aprile e maggio, è un film diverso da quelli che ho fatto, sfioriamo il genere noir, si entra in quelle atmosfere. Ambientato a Milano, avrà come protagonista
Kasia Smutniak".
"Per "
Il comandante e la cicogna" è nata in fase di sceneggiatura l'idea di avere statue come protagoniste parlanti. Si ragionava in quel periodo sui 150 dell'unità d'Italia, mi piaceva l'idea di sapere cosa pensassero loro di noi e abbiamo immaginato un dialogo tra Garibaldi a cavallo e una statua "berlusconiana" messa proprio lì vicino. Non c'era una statua di Garibaldi a cavallo a Torino, quindi ho chiesto a Paola di realizzarla!".
"Se devo dire un suo difetto, a volte entra talmente tanto nel suo mondo e ai dettagli che a volte si perde qualche pezzo, lei si fa il suo film in testa e questa è la sua forza, a volte ho anche cambiato qualche scena per le sue idee. E' bello lavorare con dei collaboratori così, è molto stimolante: i miei film senza Paola sarebbero stati molto diversi. E ogni volta so già che anche se la conosco benissimo saprà sorprendermi".
15/03/2021, 21:30
Carlo Griseri