Regia:
Marco Tullio Giordana
Anno di produzione: 2008
Durata: 150'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/storico
Paese: Italia/Francia
Produzione:
BI. BI. Film,
Paradis Film,
Orly Films; in collaborazione con
Rai Cinema,
Canal +
Distributore:
01 Distribution
Data di uscita: 23/05/2008
Formato di ripresa: 35mm
Camera: Arricam Studio
Post Produzione: Laboratorio di sviluppo di Cinecittà e stampa intermedio digitale.
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa:
01 Ufficio Stampa /
Studio PUNTOeVIRGOLAVendite Estere:
Wild BunchTitolo originale: Sanguepazzo
Altri titoli: Une Histoire Italienne
Sinossi: L’alba del 30 aprile 1945, cinque giorni dopo la fine della guerra, vennero trovati alla periferia di Milano i cadaveri di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, giustiziati poche ore prima dai partigiani.
Coppia celebre nella vita oltre che sullo schermo, Valenti e Ferida erano stati tra i protagonisti di quel cinema dei “telefoni bianchi” che il fascismo aveva incoraggiato. Il loro ruolo era quasi sempre stato quello degli “antagonisti”, incarnandosi di preferenza in personaggi negativi. Anche la loro vita privata era dominata dal disordine, entrambi cocainomani e sessualmente promiscui.
Quando il paese si spaccò in due dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943,
Valenti e Ferida risalirono al Nord e aderirono alla Repubblica di Salò. Si stabilirono prima a Venezia, dove girarono fortunosamente qualche film, poi a Milano dove - arruolati in una banda di torturatori - si dettero alla borsa nera.
Perlomeno queste erano le voci.
Consegnatisi ai partigiani pochi giorni prima della Liberazione, i due negarono ogni addebito. Valenti giustificò i suoi traffici col bisogno continuo di stupefacenti, smitizzò le presunte malefatte attribuendole alla diffamazione e all’invidia.
Il Comitato di Liberazione pretese invece una punizione esemplare. Ferida e Valenti avevano prestato il loro fascino al regime, collaborato coi tedeschi, seviziato patrioti. Si erano sempre vantati della loro vita scandalosa, mostrati orgogliosi della loro dubbia fama. Che lo avessero fatto per narcisismo, per leggerezza, per alimentare il mito degli artisti maledetti, poco importava.
Dovevano pagare, dare il buon esempio a tutti.
Così cala il sipario su quei due attori dal talento innegabile; Valenti nel ruolo del villain astuto e crudele, Ferida in quello della donna perduta. Chissà che alle dicerie che li rovinarono non abbiano contribuito proprio i film che negli anni d’oro ne avevano costruito la leggenda, proprio quei personaggi riprovevoli tante volte incarnati sullo schermo.
Sito Web:
http://Ambientazione:
Taglio di Po (RO) / Venezia / Milano / Torino / Roma / Gaeta (LT)"Sanguepazzo" è stato sostenuto da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC): 1.400.000 euro (delibera 14 maggio 2007 - sezione interesse culturale lungometraggi)
Film Commission Torino Piemonte
Lombardia Film Commission
Eurimages
Comune di Torino
Libro sul film "Sanguepazzo":
"
Sanguepazzo"
di Marco Tullio Giordana, Leone Colonna, Enzo Ungari, 256 pp, Sperling & Kupfer, collana Narrativa, 2008
Marco Tullio Giordana si misura con la storia d'amore e di sangue della più celebre coppia d'attori del cinema di Regime: Osvaldo Valenti e Luisa Ferida. I due divennero amanti nel 1940 e morirono insieme nel '45, fucilati dai partigiani. In mezzo, seguirono la parabola discendente del fascismo, compresa la torbida frequentazione con il torturatore Koch e l'adesione di Osvaldo alla X Mas del principe Borghese, per cui svolse attività losche ed equivoche. Una vicenda emblematica di quel tempo drammatico che il regista fa rivivere nei volti di Monica Bellucci e Luca Zingaretti. Il libro offre il testo integrale dell'opera cinematografica, è corredato da una serie di foto di scena e da un'intervista di Lorenzo Codelli al regista, che aiuta i lettori a inquadrare la vicenda e li accompagna dietro le quinte del film.
prezzo di copertina: 17,00
Libro sul film "Sanguepazzo":
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Marco Tullio Giordana"
di Marco Olivieri, Anna Paparcone, 234 pp, collana Cinema, 2017
Il cinema di Marco Tullio Giordana in rapporto con la Storia, dal Fascismo alle rivolte sessantottine, dalla violenza negli stadi al fenomeno dell'immigrazione in Italia, dal terrorismo degli anni Settanta alla lotta contro le mafie. Un cinema civile che non rinuncia però a canoni espressivi frutto di un’approfondita riflessione estetica, di una passione accentuata per la letteratura e la musica e di un costante lavoro sullo stile filmico. L’analisi dei vari temi si avvale di riflessioni teoriche su realismo e postmodernismo, cinema d’autore e cinema di genere. Inoltre evidenzia un’osmosi feconda tra realtà storica e finzione nell’ambito di una più complessa visione della storia collettiva e dell’umanità del singolo, senza dimenticare la figura femminile. La lezione di Gramsci si combina con la poetica pasoliniana in un cinema che mette in gioco rimozioni, desideri di rinascita e aneliti a una bellezza forse perduta per sempre.
prezzo di copertina: 16,00
Note:
Film su Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, attori fucilati a Milano il 30 aprile 1945.