Regia:
Carlo Carlei
Anno di produzione: 2015
Durata: 100' x 2 ep.
Tipologia: film-tv
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione:
Paypermoon
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa:
Rai Fiction /
Reggi & SpizzichinoTitolo originale: Il Confine
Recensioni di :
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SERIE - Il meglio e il peggio delle serie tv italiane 2018Sinossi: L’insensatezza della guerra e la forza dell’amore raccontate attraverso la storia di tre giovani indissolubilmente legati tra loro sul drammatico sfondo del primo conflitto mondiale.
Trieste. Travolti dagli eventi bellici, Emma, figlia di un commerciante ebreo, Franz, figlio di un rigido militare Austriaco, e Bruno, figlio di un operaio e fratello di uno dei più vivaci protagonisti dell’irredentismo triestino, saranno costretti a rinunciare alla propria giovinezza, entrando prematuramente nell’età adulta.
Si perderanno e si ritroveranno, profondamente uguali a se stessi, nonostante la loro amicizia sia costantemente messa a dura prova. Lotteranno per sopravvivere e per salvare non solo chi amano, ma anche ciò in cui credono.
Sito Web:
http://"Il Confine" è stato sostenuto da:
Esercito Italiano
Centenario Prima Guerra Mondiale
Regione Lazio (Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo)
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Friuli Venezia Giulia Film Commission
Note:
NOTA TECNICA
Per affrontare al meglio la complessità narrativa e le difficoltà produttive che una serie in costume ambientata negli anni della Grande Guerra pone dal punto di vista storiografico e pratico ci siamo avvalsi della collaborazione di Stefano Rossi, già Ufficiale in SPE degli Alpini, oggi saggista e scrittore per riviste del settore storicotecnico-militare, un consulente storico in grado di supportarci nella realizzazione di una miniserie che sappia raccontare con dovizia di particolari, con cura per i dettagli e, soprattutto, con rigore e coerenza il vissuto quotidiano negli anni del primo conflitto bellico.
La Prima Guerra Mondiale ha lasciato sulle Alpi molte tracce, ben visibili ancora oggi, a quasi 100 anni dalla sua conclusione. Molti posti negli ultimi anni sono stati riattati, grazie ad una legge dello Stato (n. 78 del 7 marzo 2001) sulla Conservazione e la Valorizzazione del patrimonio storico della Grande Guerra e grazie agli Enti locali che hanno avuto il contributo delle Forze Armate (Comando Truppe Alpine in testa). In particolare si possono ancora visitare le trincee, i forti, i baraccamenti, le postazioni ed i camminamenti, spesso arroccati in posti quasi inaccessibili, che furono costruiti a mano dalle nostre truppe ed utilizzati durante il Conflitto.
Il nostro consulente si è quindi occupato di verificare sempre la verosimiglianza delle location usate, gli equipaggiamenti, le armi, i materiali, le uniformi.
In particolare, le uniformi sono state realizzate basandosi su pezzi originali o su documentazione d’epoca.