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Los Zuluagas


Regia: Flavia Montini
Anno di produzione: 2021
Durata: 52' - 75'
Tipologia: documentario
Genere: biografico/sociale
Paese: Italia/Colombia
Produzione: FilmAffair, Inercia Películas, AAMOD - Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Rai Cinema, Intramovies; in collaborazione con Istituto Luce
Distributore: Istituto Luce
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: DCP, colore
Ufficio Stampa: Ufficio Stampa Cinecittà Luce
Vendite Estere: Intramovies
Titolo originale: Los Zuluagas

Sinossi: Camilo, 35 anni, figlio di guerriglieri colombiani, torna nel suo paese d’origine dopo 25 anni di esilio in Italia. Nel tentativo di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori, si immerge nell'archivio di famiglia. Straordinari film amatoriali e scritti privati rivelano conflitti mai sopiti e memorie dolorose.
Quelle di un padre, comandante rivoluzionario, che ha sacrificato tutto in nome della lotta politica, ma che ha visto il suo sogno di giustizia svanire.
Quelle di un figlio, cresciuto all'ombra di un uomo carismatico ma ingombrante, incapace di accogliere i bisogni di un bambino.
Quelle di una madre. Un fantasma che agita i sonni di Camilo da quando aveva 5 anni.
Un’occasione unica per dar vita a un dialogo impossibile, a lungo desiderato ma mai veramente avvenuto.

Sito Web: http://filmaffair.it/online/losZuluagas.html

"Los Zuluagas" è stato sostenuto da:
Amnesty International


Note:
NOTE DEL PROTAGONISTA
Questo film per me ha significato rendere pubblica un'intimità.
Quando ho conosciuto Flavia mi trovavo in un momento della vita in cui stavo girando a vuoto, nel tentativo di riconciliarmi con la storia della mia famiglia e con i miei genitori. Il lavoro per il film è stato l’occasione per guardarmi con altri occhi, da fuori, per mettere mano alla mia storia, trovare le parole per raccontarla a me stesso, ai miei figli. Per ricordare, rivivere e ritrovare molto del passato. Mi sentivo in un vortice in cui la nuova consapevolezza sul passato cambiava le domande presenti e indirizzava i passi futuri. Le conversazioni con Flavia erano un continuo viaggio avanti e indietro nel tempo, in cui a fare da guida non era la linea temporale ma i sentimenti. Ad ogni incontro la distanza tra noi si accorciava e la trama si arricchiva di dettagli e domande che prima non avevo osato indagare. È stata una ricerca vitale, una costruzione di significati, tra racconti di morte, assenze, dolore, incertezze, discese e risalite. Ho immerso le mani nella profondità di ricordi e di emozioni dimenticate, in cui sono andato oltre le paure, le difese. Ho capito che per riappropriarmi di tutta la mia storia, non ci sarebbe stata altra via se non affondare con amore il coltello nelle ferite, riaprirle per ripulirle. Essere pronto a portare pubblicamente e con orgoglio le cicatrici del passato. Per avere il coraggio di accogliere ciò che emergerà dalla ricerca del corpo di mia madre, nel tentativo di giungere ad una verità ufficiale non parziale, non menzognera - una verità che possa dare sollievo e si avvicini a un senso di giustizia.
Juan Camilo Zuluaga Tordecilla

NOTE SUL CASO DI AMPARO DEL CARMEN TORDECILLA TRUJILLO
Amparo del Carmen Tordecilla Trujillo, desaparecida il 25 aprile 1989, fu rapita a Bogotà da quattro uomini in abiti civili che la costrinsero a salire su un taxi giallo Chevrolet, targa SF 3257, all'angolo tra la Calle 47 e la Carretera 8. Sulla strada rimase una scarpa, raccolta da una testimone riconosciuta da Juan Camilo come appartenente alla madre. Sul caso sono stati celebrati diversi processi, caratterizzati da indagini incomplete e assoluzioni. Solo nel 2003, su esortazione della Corte Interamericana dei Diritti Umani, la giustizia colombiana ha condannato quattro membri dell'Esercito colombiano come esecutori materiali del rapimento. I mandanti e i responsabili politici non sono mai stati chiamati in giudizio. Nel 2021 la famiglia ha presentato il caso presso l’Unità di Ricerca dei Desaparecidos (UBPD) per ritrovare il corpo di Amparo e accertare la verità. La ricerca e ancora in corso. Si stima che durante il conflitto armato colombiano tra il 1954 e il 2016 le persone scomparse forzatamente siano state 120.000 (fonte: Unidad de Búsqueda Personas dadas par Desaparecidas).

NOTE SUGLI ARCHIVI
Il materiale audiovisivo realizzato da Bernardo Gutierrez comprende 66 nastri Video8 e Hi8 girati tra il 1987 e il 2006. Nel 2018 è stato depositato dalla famiglia presso l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
L'intervista Comandante Bernardo. Appunti per la realizzazione di un film documentario è stata realizzata da Luca Ricciardi e Esteban Vivaldi Vera nel 2006.
L'autobiografia di Bernardo Gutierrez, scritta con Santiago Gamboa e inedita al momento delle riprese, è stata pubblicata nel 2021 da Nova Delphi Libri con il titolo Senza perdere la speranza. Memorie di una vita guerrigliera.
Il ritratto di Amparo è un’opera realizzata dall'artista Sandro Mele nel 2017.


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