Sinossi *: “Ecco questo sono io: Christian 22 anni appena compiuti, amante del cinema e...”
“Fino a questo momento tutto normale no? Come normale è stare qui cinque o sei ore, come può essere normale scambiare quattro chiacchiere con gli amici prima di tornare a casa. Un po’ meno scontato è invece ciò che mi successe quel pomeriggio: ero proprio li sulla soglia di un importante fase della vita, dovevo scegliere che fare: restare un adolescente spensierato oppure...fare un passo avanti…superare il confine!!”
E’ con queste parole fuori campo che inizia il film. La storia è raccontata da Christian, protagonista, che accompagna lo spettatore per mano nella sua vita. Vita solo apparentemente come quella di molti altri suoi coetanei, piena di voglia di divertirsi, di non perdere un momento perché significherebbe sprecarlo, di passione e di sogni.
Christian è un adolescente che fin dall’inizio si troverà ad affrontare un problema che lo costringerà a maturare e a prendere decisioni difficili anche per un adulto. La sua vita familiare è molto incerta e squilibrata: l’amatissimo padre naturale è morto, e la madre convive con un uomo senza scrupoli che spesso abusa di lei. A completare il quadro familiare c’è Flavio, anima bianca di una famiglia sfortunata…
La storia ha inizio quando Christian tornando a casa capisce dall’atteggiamento del bimbo, il suo essere terrorizzato e rannicchiato in un angolo, che c’è qualcosa che non và. Davanti a lui si apre il sipario di un’ ennesimo abuso: il suo patrigno inveisce violentemente contro la madre. Il ragazzo interviene, ma ad evitare il peggio è un’amica della donna, assistente sociale, che bussa alla porta.
Tutto questo porta l’ uomo a fermarsi ed abbandonare la casa, non prima, però, di aver intimorito i familiari con la promessa di un suo ritorno.
Da questo momento la vita di Christian cambia: ora è lui l’uomo di casa, e si sente in dovere di difendere la sua famiglia.
Il ragazzo, però, non è solo: nel suo nuovo ambiente scolastico, interrotto anni prima per la necessità di lavorare dopo la morte del padre, ha trovato tanti amici e, come tutti i ragazzi, uno in particolare, Michele. Purtroppo con lui non può condividere tutto, la sua è una situazione troppo delicata e non se la sente di coinvolgerlo. Si conoscono delle persone da tanto tempo, ma a volte il destino solo in condizioni particolari le mostra davvero per quello che sono. E’ questo il caso di Silvia…
Intanto a scuola, che fa solo da sottofondo alla storia, si vive “uno sciopero autogestito”, così come lo definisce uno dei professori. Anche se è l’ultimo anno e l’esame si avvicina i ragazzi ne approfittano per saltare le lezioni e riunirsi per organizzarsi le serate e divertirsi. Christian, oltre a non dar peso alla scuola, trascura anche gli amici, ma nessuno se ne preoccupa realmente: tutti hanno imparato a conoscerlo come “uno spirito libero”.
In realtà questa volta a spingere l’amico lontano dagli altri sono il suo spirito di sopravvivenza e la sua voglia di sicurezza. che lo portano, però, verso la direzione sbagliata. Decide di riallacciare rapporti con un uomo che sa come fare per procurargli un’arma. Ed è proprio la sua decisione di voler risolvere la situazione a tutti i costi che lo spinge una sera a lasciare la madre e il fratellino incustoditi, alla conquista di quello che sperava li avrebbe difesi: una pistola! (Parlavo di soluzione no? Forse questa è la peggiore che potevo trovare…ma al momento mi tranquillizzava! Speravo solo di non doverla mai usare…)
Il patrigno aveva promesso che sarebbe tornato, e così accade….
E così inizia la “farsa”: la madre finge che tutto vada bene, e Christian non ha più notizie del patrigno.
La vita del ragazzo sembra tornare quindi quella spensierata di una volta. Esce con gli amici, si diverte, si gode l’autogestione. Si dedica nuovamente alla sua passione: il cinema, sogna di diventare un regista, il regista del suo film. Oramai sembra tutto sereno e Christian ha finalmente la testa svuotata dai problemi per pensare un po’ più a è stesso… ma tutto questo rimane un castello di sabbia, destinato a scomparire con l’arrivo dell’alta marea….