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Note di regia del film "Linea di Konfine"


Note di regia del film
L'idea di “Linea di konfine” nasce nel lontano 2001. Un gruppo di ragazzi, all’epoca studenti al terzo anno del liceo scientifico, decidono di appoggiare un progetto di cortometraggio di un ragazzo (io) che stava facendo le sue piccole esperienze nel mondo del cinema e della tv. Risultato? Un calendario difficile da organizzare, tre giorni di riprese, e poi finalmente il primo ciak di un lavoro dal titolo “Maturandi?”. Il corto non è mai stato completato. Passano gli anni, le esperienze di vita e professionali aumentano, e decido di trasformare quella oramai sterile storia (il mondo della scuola, su cui si basava, è un campo oramai arido nel cinema italiano…) in qualcosa di più profondo, una leggerezza mischiata a toni più seriosi volti alla riflessione dello spettatore. Nasce “Linea di Konfine”. Siamo nel 2006. Trovata una piccola produzione, iniziano i casting. A cast quasi completato, nuovo stop! La sceneggiatura viene spacciata per propria da un mio ex collaboratore e registrata dal proprio notaio. Un anno di lotta in tribunale porta a due soddisfazioni:
1. “Linea di konfine” viene ridata al legittimo proprietario;
2. La “Mongolfiera editrice” decide di farlo uscire come libro il 12 aprile 2009.
Nuova avventura. Si riparte! Trovo tre piccole produzioni che si tirano su le maniche per avviare il meccanismo, “realizzare un sogno” !Il 4 maggio 2009 iniziano le riprese del mio ottavo film da attore e primo da regista. Regista? Più che regista io mi definirei un “trasformatore di scene, che hanno sede nel mio cervello, in realtà”. La regia è tutt’altra cosa. La regia è tecnica, è studio, è esperienza, è istinto. Io probabilmente ho solo quest ultimo aggettivo a tenermi compagnia. Ho deciso di rinunciare a tecnicismi che, per capacità e mezzi a disposizione, sarebbero risultati improduttivi e ho deciso di mettere la telecamera a favore dell’attore, categoria in cui mi sento più a mio agio. Da attore, sono riuscito invece a rendere il set una passeggiata per gli altri attori, soprattutto per i più giovani e per quelli a digiuno di esperienze di cinema. Ogni giorno lo stesso ciclo: un ciak, una prova, un sorriso, serietà, riprese, sorriso, tensione, “paura” e altro sorriso.
"Linea di Konfine" è un film mirato essenzialmente ad un pubblico di giovani, ma in cui, credo, possano ritrovarsi anche molti adulti.
La storia del rapporto tra madre/patrigno/Christian permette anche ad un pubblico adulto di restare in attesa dello svolgimento della vicenda e di prenderne parte in prima persona. Ovviamente però il punto di riferimento resta il mondo giovanile: molte anche le scene in cui i ragazzi si confrontano sui proprio sogni e le proprie ambizioni; nei vari dialoghi vengono messi a nudo anche diversi modi di vedere tipici del mondo giovanile su argomenti come il sesso, l’amicizia, l’amore, la vita in senso lato. Un mix di serietà, crudeltà,maturità, immaturità e spensieratezza. In tutte le scene il linguaggio è lineare, attuale, con i tipici modi di fare dei ragazzi di oggi, iniziando dallo squillo al cellulare per far capire all’amico di stare aspettando sotto casa, passando per le chat e finendo con tormentoni e modi di dire che resteranno impressi anche nella mente di uno degli adulti del film…
Anche il titolo scelto, "Linea di Konfine", ha diverse interpretazioni e motivazioni: quella superficiale è uno striscione ideato da Michele e company per far sentire la propria voce durante lo sciopero; il motivo più profondo è invece la stessa chiave di lettura del film: passare dall’adolescenza alla maturità, varcare la soglia della spensieratezza per iniziare a vedere la vita in tutte le sue sfaccettature, anche in maniera più responsabile e da “adulto”.

Fabio Massa