Fondazione Fare Cinema
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Cast

Interpreti:
Michele Riondino (Davide)
Isabella Ragonese (Giulia)
Valerio Binasco (Ben)
Andrea Bosca (Stefano Dell’Ara)
Carmine Buschini (Mattia)
Federico Cesari (Gabriel)
Carolina Sala (Sara)
Juji Di Domenico (Miriam)
Beatrice Cevolani (Eugenia)
Paola Sambo (Olimpia Terenzi)
Diego Facciotti (Giusto)
Alfredo Pea (Lorenzo)
Laura Pizzirani (Susanna)
Sara Lazzaro (Giuditta)
Maria Vittoria Dallasta (Micol)
Augusto Grillone (Giovannino)
Eva Soavi (Lila)
Anna Pini (Alisa)
Maxim Gallozzi (Thomas)
Sandra Ceccarelli (Mamma Giulia)

Soggetto:
Sandro Petraglia

Sceneggiatura:
Sandro Petraglia
Lorenzo Bagnatori (Collaborazione)
Eleonora Bordi (Collaborazione)
Michela Straniero (Collaborazione)

Musiche:
Ralf Hildenbeutel

Montaggio:
Roberto Missiroli
Sara Petracca

Costumi:
Eva Coen

Scenografia:
Alessandra Mura

Fotografia:
Stefano Palombi

Suono:
Carlo Missidenti

Casting:
Barbara Daniele
Stefania Roda’

Aiuto regista:
Barbara Daniele

Produttore:
Carlo Degli Esposti
Nicola Serra
Max Gusberti
Erica Pellegrini (Rai)

Regia Seconda Unità:
Samad Zarmandili

Segretaria di Edizione:
Nicoletta Vegezzi

Trucco:
Silvia Beltrani

Acconciature:
Alberta Giuliani

Operatore:
Fabio Massimo Sargenti

Edizione:
Gianni Monciotti

Direttore di Produzione:
Rossella Tarantino

Coordinamento:
Alessia Cinti

Produttore Esecutivo:
Francesco Beltrame

Produttore Delegato Palomar:
Marco Camilli

Produttore Delegato Palomar:
Luigi Pinto

La Guerra è Finita


Regia: Michele Soavi
Anno di produzione: 2020
Durata: 4 episodi
Tipologia: film-tv
Genere: drammatico/guerra
Paese: Italia
Produzione: Palomar; in collaborazione con Rai Fiction
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa: Rai Fiction / Viviana Ronzitti
Titolo originale: La Guerra è Finita

Sinossi: "La Guerra è Finita" inizia poco dopo la Liberazione, nei mesi in cui i sopravvissuti alle deportazioni tornano a casa. Tra questi, anche qualcuno che non troverà più nessuna famiglia ad attenderlo: bambini, ragazzini e adolescenti che hanno visto e vissuto l’orrore – allora ancora nascosto e indicibile – dei campi di sterminio. Questa storia parla di loro. E di alcuni adulti coraggiosi che aiutano i ragazzi a riemergere lentamente alla vita, in un luogo improvvisato e privo di risorse, sullo sfondo di un’Italia provata, miserabile, ridotta in macerie.
I protagonisti adulti si chiamano Davide e Giulia. Davide era lontano da casa quando sua moglie e suo figlio sono stati presi, avviati ai treni, spariti nel nulla – e non se lo può perdonare. Ha partecipato alla Resistenza, ma ora tutte le sue forze sono concentrate nella loro disperata ricerca. Giulia è figlia di un imprenditore che ha collaborato con i nazisti e da poco è stato arrestato e condotto in carcere. Le strade di Davide e di Giulia si incrociano per caso, quando entrambi si trovano alle prese con alcuni bambini e ragazzi, reduci dai campi, che non sanno da chi andare, cosa fare, dove trovare un rifugio. Aiutati da Ben, un ex ufficiale della Brigata Ebraica che ha rinunciato a rientrare in Palestina per dare una mano a quanti vorranno seguirlo nella nuova patria, Davide e Giulia occupano una tenuta agricola abbandonata dove, in una piccola scuola rurale, insegnava un tempo la giovane moglie di Davide. Qui, passo dopo passo, con pochissimi aiuti dall’esterno, bambini e ragazzi italiani e stranieri riscoprono il rispetto reciproco, la solidarietà, la voglia di giocare, studiare, lavorare, amare. E raccontare – quasi sommessamente, con dolore – la loro perduta umanità. Le età sono le più diverse. E così le provenienze, le rabbie, le disperazioni e i sogni. C’è Gabriel, che orfano già da prima della guerra, è riuscito a fuggire da un campo di concentramento ed è stato raccolto e salvato dai partigiani polacchi. C’è Miriam, che un tempo suonava il piano e ora non sa o non vuole più farlo. C’è Sara che detesta il Paese che le ha portato via il padre, la madre e i suoi fratelli con le Leggi Razziali e non vede l’ora di andarsene in Palestina. E c’è Mattia, che non viene dai campi, ma è solo un ragazzo che dà una mano nella tenuta, nascondendo però un recente passato in cui è stato nelle milizie repubblichine, senza neanche sapere bene quello che faceva. E ci sono poi i bambini più piccoli, come Giovanni che non riesce più a parlare dopo le atrocità che ha visto e si limita a disegnare. E i piccolissimi, come Ninnina, quattro anni, che ha anche lei un numero tatuato sul braccio. Nello scorrere del racconto, ognuno va incontro ai propri fantasmi, alle proprie paure e ai propri desideri, che finalmente potranno cominciare a prendere corpo. Ma per andare avanti devono fare i conti con il passato e ritrovare il senso delle parole e della testimonianza. E, nel giorno in cui la radio annuncia la sconfitta della monarchia e la nascita della nuova Italia repubblicana, Davide può finalmente rinunciare alle armi e riconciliarsi con se stesso e col mondo. È un luminoso giorno del giugno 1946 quello in cui, per lui e per il Paese, la guerra sarà davvero finita.

Sito Web: http://

Ambientazione: Reggio Emilia / San Donnino di Liguria / Casalgrande / Rubiera / Guastalla / Novellara Scandiano / SantIlario D'Enza / Gualtieri / Quatto Castella

"La Guerra è Finita" è stato sostenuto da:
Regione Emilia Romagna
Emilia Romagna Film Commission


Note:
Durata puntate
- prima puntata 116’
- seconda puntata 106’
- terza puntata 99’
- quarta puntata 112’


Video


Foto