Fondazione Fare Cinema
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locandina di "La Bella Società"

Cast

Interpreti:
Enrico Lo Verso (Nello da Adulto)
Maria Grazia Cucinotta (Maria)
Raoul Bova (Romolo)
David Coco (Giuseppe da Adulto)
Giancarlo Giannini (Dott. Guarrasi)
Anna Safroncik (Anna)
Antonella Lualdi (Madre di Romolo)
Franco Interlenghi (Padre di Romolo)
Marco Bocci (Giorgio da Adulto)
Marina Pennafina (Magistrato)
Simona Borioni (Caterina)
Maurizio Nicolosi (Commissario)
Alessandro Mallia (Giuseppe da Bambino)
Pio Di Stefano (Giorgio da Bambino)
Luigi Ferro Svaluto (Nello da Bambino)
Paola Crova (Operaia)
Corrado Oddi

Soggetto:
Gian Paolo Cugno

Sceneggiatura:
Gian Paolo Cugno
Paolo Di Reda
Chiara Giordano (Collaborazione)

Musiche:
Paolo Vivaldi

Montaggio:
Ugo De Rossi

Costumi:
Stefano Giovani

Scenografia:
Paolo Innocenzi

Fotografia:
Giancarlo Ferrando

Aiuto regista:
Alessandro Scuderi

Produttore:
Pietro Innocenzi

Organizzatore Generale:
Angelo Frezza

Parrucchiera:
Fiorella Sensoli

Assistente Parrucchiere:
Massimo Allinoro

Segretario di produzione:
Andrea Mastropaolo

La Bella Società


Regia: Gian Paolo Cugno
Anno di produzione: 2009
Durata: 112'
Tipologia: lungometraggio
Genere: commedia/drammatico
Paese: Italia
Produzione: Globe Films, GB Produzioni
Distributore: Medusa Distribuzione
Data di uscita: 21/05/2010
Formato di ripresa: 35mm
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Ufficio Stampa Medusa Film / Angelo Perrone
Titolo originale: La Bella Società

Recensioni di :
- "La Bella Società"; una storia sulla "crescita" lunga trent’anni

Sinossi: Il film è un affresco storico di fine Novecento. Attraverso le vicende umane dei protagonisti, segnati nella vita da avvenimenti personali forti, che seguiremo adolescenti nei primi anni sessanta e poi uomini maturi alla fine degli anni settanta, racconteremo una società che tutti speravano e si sforzavano di far diventare bella, ma che invece si rivelerà solo un’illusione, un’occasione mancata, poiché tutto precipiterà nella lotta di classe, negli scontri sociali di piazza, negli scioperi, nella crisi dell’industria, nel terrorismo politico delle brigate rosse, dove la musica rock, la musica dance, i cantautori italiani e l’amore, sono l’unica speranza per in giovani, che presto però verranno investiti dal delirio consumistico degli anni ottanta.
Per l’ampio arco di tempo in cui si svolge la storia, per l’intreccio, per la relazione tra loro dei tanti personaggi, per mantenere alta la suspance e infine perché trattasi come già detto di un affresco storico corale, si è scelto un percorso narrativo non didascalico, ma un viaggio continuo avanti e indietro nel tempo, in compagnia dei personaggi e degli avvenimenti storici e personali, sostenuti dalla musica che caratterizza le due epoche, poiché quel che accade nel loro passato segna il destino del loro futuro, come nella vita di tutti gli uomini.
Due fratelli, Giuseppe e Giorgio. Due adolescenti cresciuti senza il padre. Giovanna la loro giovane e bellissima madre, della quale sono gelosi come fosse la loro donna, con la quale vivono e lavorano in una casa immersa nei vigneti di una Sicilia arcaica e dura dei primi anni sessanta. Uno splendido e assolato paese dell’entroterra siciliano. Nello, il loro migliore amico, figlio del farmacista e medico del paese, che non combina nulla di buono, sperperando i soldi del padre giocando a carte. Il giovane amante di Giovanna, bello e un po’ malvivente, che sparirà nel nulla dopo uno scontro con la gelosia di Giuseppe e Giorgio. Il padre dell’amante, che disperato e ossessionato, non smetterà mai per venti anni di cercare il figlio scomparso nella casa dei ragazzi, fino a diventarne matto. L’incidente che renderà cieco Giorgio, che crescerà con a fianco sempre il fratello, diventando dipendente da lui per ogni cosa, anche per l’amore. Caterina, la segretaria del Dirigente della Fiat ucciso dalle brigate rosse. La ragazza che i due fratelli da grandi conosceranno a Torino,, dove sono andati per tentare un’operazione agli di Giorgio e che porteranno a vivere con loro in Sicilia.
L’amore di entrambi, ma in modo diverso per lei che sceglierà di stare solo con uno dei due, dividendoli pericolosamente. La crisi del vino, con i contadini in ginocchio, ridotti alla fame e la barricata organizzata da Giuseppe bloccando la strada provinciale, dopo aver preso coscienza osservando a Torino gli operai scioperare. Barricata dove perderà la vita Nello, giunto a sostenere l’amico e i contadini, per mano del Commissario che, sparando un colpo di pistola in aria per calmare gli animi, colpisce, spinto alle spalle, il povero ragazzo e ne avrà il rimorso tutta la vita, tentando persino il suicidio. Tutto questo e altro ancora che lasciamo alla curiosità della lettura della sceneggiatura.

Sito Web: http://

Ambientazione: Torino / Sicilia / Leonforte (EN)

"La Bella Società" è stato sostenuto da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) (Film di Interesse Culturale Nazionale)
Film Commission Torino Piemonte


Video


Foto