Sinossi: “Case Chiuse” è un viaggio attraverso il tempo nel mondo delle case di tolleranza, un’istituzione antica, la cui ideazione risale alla notte dei tempi. Un viaggio che parte da lontano, dal lupanare di Pompei e dal papiro erotico del Museo Egizio di Torino per arrivare alle luci soffuse dell’Artemis di Berlino – che apre straordinariamente le sue porte alle telecamere - con le sue bibite analcoliche e la sua attenzione al benessere, passando per i filmati d’epoca, e le testimonianze di personaggi dello spettacolo come Lina Wertmüller e Tinto Brass, della cultura come Eva Cantarella e Luciana Castellina, o come Pia Covre, portavoce del ‘Comitato per i diritti civili delle prostitute’.
La svolta storica è del 20 febbraio 1958 quando il Parlamento italiano approva la famosa legge Merlin e decreta così la fine dell’antica istituzione del bordello. Il dibattito è aperto: luoghi di piacere o di sfruttamento? Di seduzione o disperazione? Lo scrittore italiano Dino Buzzati paragona l’evento all’incendio della biblioteca di Alessandria d’Egitto. In molti ricordano con nostalgia quei luoghi di “piacere”. Rispondono idealmente le prostitute dell’epoca con le commoventi parole delle loro lettere scritte alla Merlin per denunciare la loro situazione di degrado; voci restituite grazie alle attrici Piera Degli Esposti e Mariangela D’Abbraccio, che fanno da contrappunto alle immagini del film.