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SGUARDI ALTROVE FILM FESTIVAL 29 - I vincitori


SGUARDI ALTROVE FILM FESTIVAL 29 - I vincitori
E’ giunta al termine la 29.ma edizione di Sguardi Altrove Film Festival, la storica manifestazione internazionale dedicata alla cinematografia femminile che si è svolta da martedì 10 a domenica 15 maggio a Milano. I film vincitori sono stati premiati sabato 14 maggio in occasione della cerimonia di chiusura all’Anteo Palazzo del Cinema.

Per Nuovi Sguardi, il concorso lungometraggi a regia femminile, la giuria composta da: Paola Casella, giornalista, presidente di giuria; Euridice Axen; attrice Celeste Costantino, politica e attivista; Selvaggia Castelli, Responsabile Promozione, Marketing, Eventi RaiPlay e Digital; Gabriele Acerbo, giornalista e autore; ha attribuito il Premio Cinema Donna alla regista ucraina Natalia Vorozhbit per Bad Roads.
Il film è stato premiato con la seguente motivazione: La guerra lungo le strade del Donbass raccontata da un punto di vista femminile: figlie, fidanzate, nonne, giornaliste, donne in carriera e contadine la cui dignità, prima ancora che la vita, è messa a repentaglio da una situazione che priva le persone della loro umanità. Quattro episodi tra loro interconnessi che riassumono la devastazione ingenerata da ogni conflitto, e il modo in cui le donne, in un contesto di guerra, sono spesso vittime due volte.

La giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali a Yuni di Kamila Andini e As I Want di Samaher Alqadi.

Sempre nel concorso Nuovi Sguardi, il Premio WIFTMI è stato assegnato al Fragile (Hard Shell, Soft Shell) di Emma Benestan con la seguente motivazione: Giocando con i classici della romcom, ha ribaltato con leggerezza e intelligenza i ruoli maschili e femminili nel racconto di genere, senza cadere nella trappola della battaglia tra i sessi. E questo grazie anche a un cast brillante (dai protagonisti ai comprimari), dove è centrale la figura femminile, originale e mai scontata.

Una menzione speciale è stata attribuita dalla giuria all’opera croata Murina, di Antoneta Alamat Kusijanovic.

Per il concorso cortometraggi a regia femminile, Sguardi (S)confinati, la giuria composta da: Stella Pecollo, attrice, presidente di giuria; Pierluigi Manzo, addetto stampa e consulente casting TV; Maria Arena, regista, ha assegnato il premio come miglior corto a My Uncle Tudor, di Olga Lucovnicova, con la seguente motivazione: Per la capacità della regista di narrare un pezzo del suo passato documentando il racconto dei ricordi dei suoi familiari. La regista porta il suo interlocutore a ricordare, a raccontare e a riflettere dispiegando, con la pazienza di un ragno che tesse la sua tela (immagine presente nel film), un racconto sconvolgente. Un invito a ricordare e a parlare degli abusi subiti.
Il cortometraggio di Lucovnicova si è aggiudicato anche il Premio Giuria Giovani - Studenti di Alte Scuole ALMED dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

I giurati di Sguardi (S)confinati hanno inoltre assegnato due menzioni speciali ai cortometraggi The Heiress di Evelina Barsegian e a Entre tú y Milagros di Mariana Saffon.

Nel concorso #FrameItalia, vetrina dedicata al cinema italiano aperta anche alla regia maschile, il Premio del Pubblico è andato a Donnadarte, Gigliola Rovasino di Valerio Finessi.

A guadagnarsi il Premio SNGCI assegnato dal Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani, è stato il documentario Cùntami, di Giovanna Taviani. La giuria composta da: Laura Delli Colli, Presidente SNGCI; Fulvia Caprara, La Stampa; Alessandra De Luca, Avvenire; Miriam Mauti, GR Rai; Sabrina Rappoli, Sky TG24; Susanna Rotunno, Rainews 24;  Stefania Ulivi, Corriere della Sera, ha attribuito il riconoscimento con la seguente motivazione: La struttura è quella classica del road movie, ma quello in cui Giovanna Taviani ci trascina, a bordo di un furgone rosso carico di pupi, che si spinge da Palermo sulle strade di una Sicilia sulle tracce di Mimmo Cuticchio e dei cuntisti di nuova generazione, fin nelle profondità del mare è anche, e soprattutto, un viaggio nel tempo.

Un “cunto di gioia e di dolore” in cui  Taviani, da tempo siciliana d’adozione, culturale prima che geografica, non fa distinzione di valore tra l’epopea dei Paladini di Francia, le avventure di Ulisse, il furore di Orlando, Don Chisciotte e Peppino Impastato, le cantate sui morti di mafia, la tragedia della madre di Salvatore Carnavale (la prima donna a trovare il coraggio di costituirsi come parte civile in un processo contro imputati mafiosi), le odissee dei migranti, per mettere in primo piano la forza, militante, del racconto.

La memoria non è un omaggio retorico ma la strada da battere per osservare e vivere, fino in fondo, il presente.

Il SNGCI ha deciso di attribuire anche una menzione speciale al docufilm Il Giardino che non c’è, di Rä di Martino.

Tra gli altri riconoscimenti assegnati: il Premio Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti al documentario israeliano Cinema Sabaya di Orit Foules Rotem. Gli studenti hanno attribuito anche due menzioni speciali a As I Want di Samaher Alqadi e a There Will Be No More Night di Eleonore Weber. Il Premio Talent Under35 e Premio Streen!, vinto dal cortometraggio Dolly di Lan Chi Chien; e per finire il Premio della Giuria IULM assegnato a Cùntami di Giovanna Taviani, già premiata dal SNGCI.

15/05/2022, 07:36