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SULMONA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL XXXV - I vincitori


SULMONA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL XXXV - I vincitori
Sulmona International Film Festival
Premio Miglior Cortometraggio Internazionale
"Into the Blue" di Antoneta Alamat Kusijanović
Motivazione: Per la capacità di creare un’atmosfera avvolgente, in grado di immergere lo spettatore in un racconto lieve eppure intenso.​​

Premio Miglior Cortometraggio Italiano
"A casa mia" di Mario Piredda
Motivazione: Per la maturità di uno sguardo che fonde registri ed immaginari diversi ed eterogenei, raccontando il territorio in maniera insolita e mai banale.

Premio Miglior Documentario
"Cosa faccio nella vita?" di Manuel De Pandis, Fabio Fusillo, Giovanni Sfarra
Motivazione: Per l’urgenza e la vitalità di questo ritratto giovanile spudorato e sfacciato, che coglie lo spirito del tempo aderendo con sincerità e ironia ai bisogni dei protagonisti.

Premio Miglior Regia
Raymund Ribay Gutierrez per "Imago"
Motivazione: Per l’originalità con cui l’autore raccoglie l’eredità del maestro filippino Brillante Mendoza, affermandosi allo stesso tempo come una voce di grande personalità e coraggio, in grado di gestire un tema forte attraverso una messa in scena impeccabile, rigorosa e carica
di tensione.

Premio Miglior Sceneggiatura
Elad J Primo per "Domesticated Wolf"
Motivazione: Per la precisione millimetrica con cui l’autore riesce a rappresentare il conflitto personale del protagonista e il rapporto padre figlia, sviluppato attraverso una scrittura minimale ma sofisticata, sempre funzionale all’approfondimento psicologico.

Premio Miglior Fotografia
Constanze Schmitt per "A Gentle Night"
Motivazione: Per il magnetismo e la matericità delle immagini, che restituiscono il dramma della protagonista e la desolazione del contesto in cui si muove, esaltando la poesia e il simbolismo di ogni scelta cromatica.

Premio Miglior Montaggio
Iulia Andruta per "The Idiot"
Motivazione: Per l’abilità nel costruire il ritmo e la tensione in totale e perfetta sintonia con lo sviluppo della narrazione, aderendo al crescendo del racconto ed esaltando l’esemplarità di questa parabola sociale.

Premio Miglior Attore
Chiz Schultz per "Head Above Water"
Motivazione: Per la verosimiglianza e l’intensità di una prova d’attore che restituisce l’asfissiante claustrofobia dell’invecchiare senza rinunciare a un ritratto umano misurato e toccante.

Premio Miglior Attrice
Jessica Barden per "Sweet Maddie Stone"
Per la grinta della giovane attrice, che regge sulle proprie spalle l’intero cortometraggio dando vita a un personaggio femminile memorabile, la cui durezza restituisce alla perfezione l’energia contraddittoria di un’età complessa.

Premio Speciale della Giuria
"Calamity" di Maxime Feyers e Séverine De Streyker
Motivazione: Un film che attraverso la cura formale di ogni aspetto della sua realizzazione e un sapiente gioco di specchi offre una riflessione sulla forza eversiva dell’identità queer e sul suo impatto destabilizzante all’interno del nucleo familiare.

Premio Miglior Animazione
Robin Hays e Andy Poon per "Post no bills"
Motivazione: Per la capacità di fondere con maestria le tecniche di animazione 2d e 3d in una storia di profonda originalità e di grande impatto visivo.​

Premio Miglior Colonna Sonora - Premio Gabrielle Lucantonio
Enrico Melozzi per "Penalty"
Motivazione: La colonna sonora accompagna il film attraverso sonorità strutturate ed intense. Alternando l’uso espressivo del silenzio l’autore mette in atto una ricerca coerente che si riduce ad un solo brano, ad un unico gesto sonoro che esprime il senso più profondo del film.

Premio Miglior Videclip Musicale
Can you decide” di Lu Pulici.
Motivazione: Per aver sapientemente coniugato passato e futuro nella rappresentazione di un mondo in cui la dimensione intimista si apre alla continua ricerca di comunicazione e per aver rappresentato efficacemente un caleidoscopio di emozioni sfruttando al meglio le possibilità tecniche e i linguaggi artistici in un’armonia di suoni, parole e immagini.

Premio SIFF Studenti
"Candie Boy" di Arianna Del Grosso
Motivazione: Candie Boy è un cortometraggio ben interpretato, divertente, profondo, che invita a riflettere su temi di grande attualità, quali la fragilità dei rapporti familiari, i pregiudizi sull’orientamento sessuale, la spontaneità del mondo dell’infanzia. L’opera suggerisce una domanda: cosa conta davvero nella vita? La delicatezza del finale, poi, conquista il cuore dello spettatore.

13/11/2017, 15:06

Simone Pinchiorri