"Un paese quasi perfetto" di Massimo Gaudioso
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Un Paese quasi perfetto" si avvicina a un cinema che conosciamo, quello della classica commedia geolocalizzata, ma automaticamente si priva della pomposit che accompagna le solite storie, che molto spesso si ergono al di sopra delle proprie potenzialit.
un film che in un certo senso vola basso, ma lo fa con stile, grazie al talento di
Massimo Gaudioso e al colore della fotografia di
Gog Bianchi, fino a un cast ben scelto.
Silvio Orlando volutamente nel peggio delle sue forze, si impianta a Pietrazzana, un paese di 120 abitanti, talmente piccolo da risultare sconosciuto perfino a wikipedia. Abitato principalmente da ex minatori in cassa integrazione, desiderosi di poter assistere alla riapertura della fabbrica. necessario per che un medico si trasferisca nel paese Lucano, cos lintera comunit far di tutto per rendere Pietramezzana un posto meraviglioso agli occhi del nuovo arrivato (
Fabio Volo).
Il film funziona perch, tolta lintroduzione fuoricampo del
Mi chiamo Domenico, c una particolare cura per le situazioni, per la comicit e soprattutto per gli aneddoti ben costruiti.
Fabio Volo si trova in un personaggio di per s poco simpatico, chirurgo plastico, omocentrico, che dunque non creer grandi squilibri tra il pubblico.
Silvio Orlando riesce a suscitare una disperazione concreta, ma anche bont e ironia grazie ad
Nando Paone e
Carlo Buccirosso. Un film che verr apprezzato per la sincerit con cui viene trattata la vicenda, senza ad esempio premere su una storia damore che non darebbe nulla di pi al film. La semplicit unottima soluzione, se si vuole raccontare qualcosa che alla fine sar in grado di trasmettere anche un po di magia.
19/03/2016, 18:50
Marta Leggio