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TATANKA, lontano dalla malavita a suon di pugni


Il ritratto vero e probabile del degrado e della redenzione attraverso la pratica di una disciplina sportiva così impegnativa come il pugilato. Clemente Russo, campione di boxe, in un positivo esordio da attore. Distribuito da Bolero in 189 copie, di cui 38 in Campania, sarà nelle sale da venerdì 6 maggio 2011. Il film è tratto dall'opera "La Bellezza e l'Inferno" di Roberto Saviano.


TATANKA, lontano dalla malavita a suon di pugni
Roberto Saviano l'ha visto. Gli è piaciuto e ha sottolineato come sia fedele alla sua idea iniziale. "Tatanka" è il nuovo film di Giuseppe Gagliardi, tratto proprio dall'opera di Saviano "La Bellezza e l'Inferno"; una storia di boxe, di malavita, di Campania, di amicizia.

Michele è Tatanka, un giovane pugile, interpretato dal campione Mondiale dilettanti Clemente Russo, che cerca di uscire dalla spirale malavitosa in cui tutto è scivolato nella sua Marcianise. E capisce che l'unico modo per farlo è la boxe; diventare un campione, andare alle Olimpiadi e affermare la sua personalità sopra a quella diffusa e soverchiante della camorra.

Il film di Giuseppe Gagliardi, prodotto da Gianluca Curti e Galliano Juso con il contributo del Mibac e di Rai Cinema, è un nuovo affresco sull'hinterland napoletano; un capitolo secondo di "Gomorra", ma più coinvolto e coinvolgente, con i personaggi forse meno realistici ma sicuramente più interessanti.
Non c'è la freddezza da cronaca della macchina a mano di Matteo Garrone, ma i paesaggi umani e ambientali, devastati entrambi dagli abusi, colpiscono lo spettatore come un diretto allo stomaco.

E con la boxe a fare da traino visivo, con scene girate in maniera impeccabile, e poco da invidiare ai grandi film americani di genere. Anzi, grazie alle capacità di Clemente Russo, tutto appare più vero e i momenti sul ring (anello debole dei film sulla boxe) sono più coinvolgenti che mai.

Uno sguardo su un mondo a parte, con le sue regole, le sue abitudini, la sua musica e i suoi campioni. Un mondo che dà la sensazione di essere una vera miniera di storie per il nostro cinema.

Clemente Russo è un a rivelazione nel ruolo di Tatanka, molto diverso, a suo dire, dal proprio reale carattere. E dunque un'interpretazione vera e propria assolutamente da non sottovalutare.
Giorgio Colangeli ha poco da invidiare al Burt Young di Rocky, Maestro di pugilato e gestore della palestra Excelsior di Marcianise. Bravo e giusto anche Carmine Recano, nel ruolo di Rosario, che sceglie di sacrificarsi per l'amico Tatanka.

Insomma, un film italiano da vedere e che da quella rara sensazione che i soldi pubblici del finanziamento siano stati utilizzati bene e spesi per un valido motivo.

04/05/2011, 16:09

Stefano Amadio