Sinossi *: Tristan e Shannon, sono una giovane coppia che ha scelto di crescere i loro sei figli lontano dai percorsi educativi tradizionali. La loro casa è un microcosmo dove si intrecciano religione, musica, auto-produzione e isolamento sociale, in un’America rurale in cui la sfiducia verso le istituzioni si traduce in autosufficienza. Kord, poco più che adolescente, alterna le giornate tra il lavoro nei pozzi petroliferi con la famiglia e le battute di caccia. Il documentario lo segue fino al giorno in cui, per la prima volta, entra in una cabina elettorale: un momento simbolico che rivela quanto il rito del voto, pur rispettato, appaia distaccato dalla vita reale. Charlie “Snow Balls”, invece, ha creato un’attività ambulante improbabile e geniale: vende granite e abbronzature artificiali a bordo di un furgone, accompagnato dall’anziano padre John. Il loro rapporto, tenero e fuori dal tempo, racconta una forma di resistenza affettiva. Infine, Lois, infaticabile direttrice della camera di commercio di Gladewater, è la memoria collettiva della cittadina. Organizza fiere, sfilate e festività locali, conservando con determinazione le tradizioni civili e religiose che rappresentano per molti l’unico orizzonte di appartenenza.
Note:
Il film attraversa il tempo che precede e segue le elezioni presidenziali del 5 novembre 2024. Tutti i protagonisti votano, tutti partecipano – ma il senso dell’evento politico rimane distante, quasi estraneo alla sostanza delle loro giornate. La democrazia americana, nel cuore di questa provincia, è un’ombra rituale che scivola via senza lasciare tracce tangibili. Dopo il risultato largamente atteso a queste latitudini, la vita riprende senza grandi sorprese e l’attenzione si sposta sugli addobbi natalizi e i preparativi per le celebrazioni locali.