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Nicola Ragone

23/07/1986
Tricarico (MT), Italia

Nicola Ragone


Filmografia dal 2000:
in produzione » corto La Figlia di Vlad: regia
in produzione » corto La Riva: regia
2020 » corto Istruzioni per Come Creare un Manichino: Produttore Esecutivo
2019 » corto Il Padre, il Bambino e la Madre: Produzione esecutiva
2019 » corto Mind the Gap: soggetto, sceneggiatura, Supervisione alla Regia
2019 » corto Soffio: regia, soggetto, sceneggiatura
2019 » doc Vado Verso Dove Vengo: regia, soggetto, sceneggiatura
2017 » doc Urli e Risvegli: regia, soggetto, sceneggiatura
2016 » corto La Slitta: aiuto regista
2015 » doc Il Segreto di Otello: Operatore
2015 » corto Marciapiedi: regia, soggetto, sceneggiatura
2015 » corto SK - Sonderkommando: regia, soggetto, sceneggiatura
2013 » doc Che strano chiamarsi Federico! Scola racconta Fellini: aiuto regista
2013 » doc Il Canto delle Sirene: sceneggiatura
2011 » corto Miracolo Aquilano: Elettricista
2010 » doc Termini Underground: produttore, Operatore

Biografia:
Sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico, Nicola Ragone si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma. Si forma presso il “Cineteatro” di Roma, frequentando corsi di Regia e Scrittura Cinematografica, Direzione dell’attore e Regia Teatrale. In quegli anni con altri suoi collaboratori fonda l’officina culturale “Fullframe” e inoltre collabora con il movimento teatrale “Minimo Comune Teatro”. Collabora con il maestro Ettore Scola nel suo ultimo film “Che strano chiamarsi Federico” e nella sua ultima produzione nel teatro lirico “La Boheme”.

Al cinema, il suo esordio è il cortometraggio noir “L’ultimo nastro” (2009). Di seguito dirige un episodio del lungometraggio “Quilty” (2010), scritto e diretto con altri 4 registi, a cui segue “David Lazzaretti” (2011), cortometraggio in costume commissionato dall’Università “La Sapienza” e tratto dalla storia vera del predicatore di Arcidosso. Il suo successivo cortometraggio, “Oltreluomo” (2011), viene proiettato in circa 40 festival, riscuotendo numerosi riconoscimenti. E’ il racconto di una tragedia avvenuta nel buio di una miniera nel 1881. Il tunnel soffocante e senza uscita diventa metafora esistenziale e simbolo della cecità umana.
Inoltre partecipa, come aiuto-regia, alla realizzazione del documentario/backstage del film “Che strano chiamarsi Federico” (2013), diretto da Ettore Scola. Nello stesso film interpreta, come attore, il ruolo di Marcello Marchesi.
Realizza la regia del video-demo per lo spettacolo “Partitura P” (2013) di e con Fabrizio Falco, disegno luci di Daniele Ciprì.
Successivamente dirige il cortometraggio dal titolo “Sonderkommando” (2014), selezionato in 70 festival internazionali e vincitore di 25 premi, tra cui il Nastro d’argento 2015 come Miglior cortometraggio. E’ un affresco che racconta la nascita di un amore omosessuale in un campo di sterminio. L’opera viene ritenuta di interesse culturale nazionale e quindi finanziata dal Ministero dei Beni Culturali. La sceneggiatura è di Silvia Scola, mentre la fotografia, in pellicola 35mm, è firmata da Daniele Ciprì. Gli ambienti del campo di concentramento sono stati disegnati, progettati e ricostruiti all’interno dei teatri di posa dell’Augustus color, dall’Architetto Fabio Vitale.
Nello stesso anno, firma la regia del cortometraggio “La Riva”, progetto finanziato dalla Lucana Film Commission e prodotto da Arifa Film e “Marciapiedi”, cortometraggio prodotto da Aureliano Amadei e Maiora Film per il progetto “Cinema Inventato”, con Sara Serraiocco e Petru Dorobat, con la fotografia Daniele Ciprì, in pellicola super 16 mm bianco e nero.
Approda al genere documentaristico con “Urli e risvegli” (2016), ritratto del poeta lucano ex-alcolista Carmine Donnola. Il progetto è prodotto da Ivan Brienza, in collaborazione con la Lucana Film Commission.
Collabora come assistente alla regia nell’opera lirica “La Bohème” (2015), regia di Ettore Scola, in scena al Teatro Carlo Felice di Genova, con la direzione d’orchestra del Maestro Giuseppe Acquaviva. Inoltre è autore, con Damiano Bruè del testo "Wonderland" (2016), spettacolo con la regia di Daniele Ciprì, interpretato e musicato dal pianista Stefano Bollani, andato in scena al Teatro Stabile di Bolzano lo scorso novembre.

In teatro inizia proponendo adattamenti da testi classici e moderni. Mette in scena “Aspettando Vladimiro ed Estragone” (2009), nel quale ribalta il testo di Beckett che racconta l’attesa nei confronti del misterioso Godot. Mette poi in scena la commedia “Un giudice” (2010), tratta da "La patente” di Pirandello, in replica in numerosi teatri di Roma e del Lazio. In seguito si avvicina al teatro danza firmando la regia dell’atto unico “L’asse di equilibrio” (2011). Con il progetto "Eyes" si avvicina al simbolismo del testo “I ciechi” di Maurice Maeterlink, proponendo uno studio sulla follia e sulla cecità, un viaggio psichico, suddiviso in una trilogia di spettacoli itineranti: “Eyes - tragedia della vista” (2012), “Eyes – open space” (2013) e “Eyes – empty space” (in preparazione). Il suo percorso teatrale giunge ad una sperimentazione visiva e scenica nella fiaba psichedelica “Studio sull’Adamo Caduto”, tratta dallo scritto di Serafino da Salandra: una serie di proiezioni animate e create su una parete di tulle e una performance di corpi nudi in uno spazio astratto, per raccontare la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso.
(ultima modifica: 15/08/2017)

Sito Web: http://www.nicolaragone.it

Note:
Cinema

2009 - L’Ultimo Nastro, short movie
2010 - Quilty, feature collective film
2011 - David Lazzaretti, , short movie
2011 - Oltreluomo, short movie
2014 - La Riva, short movie
2015 - Sonderkommando, short movie
2015 - Urli e dei risvegli, documentary
2015 - Marciapiedi, short movie