BERLINALE 69 - I film di Rai Cinema


Rai Cinema partecipa alla 69. edizione del Festival Internazionale del Film di Berlino con quattro titoli: due film e due documentari, tutti nella sezione Panorama.


BERLINALE 69 - I film di Rai Cinema
Berlinale
"Dafne", l'opera seconda di Federico Bondi, racconta la storia di una giovane donna portatrice di sindrome di Down, e il rapporto con il padre dopo la perdita della madre, la forza, l'esuberanza e l'ingenuità con cui affronta la vita.

"Il corpo della sposa (Flesh Out)" primo lungometraggio di Michela Occhipinti, la storia di una donna della Mauritania contemporanea che arriva a mettere a rischio la propria salute per soddisfare un canone estetico imposto da altri. Fino a che punto i modelli sociali, spesso costruiti per soddisfare i desideri maschili, influenzano e condizionano le donne nel mondo?

"Selfie", un documentario di Agostino Ferrente: due adolescenti del rione Traiano di Napoli raccontano attraverso il proprio smartphone, loro stessi e il mondo che li circonda. Sullo sfondo l’ombra della camorra e la violenza della polizia in Campania.

E infine "Normal", un documentario di Adele Tulli: un viaggio nelle norme, gli stereotipi, le convenzioni di genere nell’Italia di oggi. Un cammino lungo quei confini che chiamiamo maschile e femminile.

"Autori giovani, poco conosciuti al grande pubblico, con storie forti e inedite che propongono testimonianze attuali e vive della nostra contemporaneità" – commenta Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema – "uno sguardo sul presente di una nuova generazione di registi che riesce ad affermarsi all’estero con la forza di racconti e forme originali”.

"Il cinema del reale ha avuto negli ultimi anni un percorso di forte crescita e innovazione nel linguaggio e nei contenuti" - afferma Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema, commentando la presenza dei due documentari nella selezione della Berlinale. "Anche attraverso il documentario, il gruppo Rai riesce a rispondere in modo puntuale al suo mandato di servizio pubblico, indagando territori marginali, raccontando storie locali e temi universali. La presenza di questi due documentari alla Berlinale conferma l’interesse verso i nostri nuovi autori da parte del pubblico e dell’industria internazionali".


Silvia Saitta

29/01/2019, 16:17