Claudio Bisio e Margherita Buy, "La Gente che sta Bene"
L'avvocato Umberto Dorloni (Claudio Bisio) è un idiota. Niente di male, anzi, su un idiota altri autori hanno scritto pagine memorabili. Ma quello che non si riesce a comprendere del cattivo idiota di Patierno è l'interazione con gli altri personaggi. E questo l'elemento che inficia la riuscita del film.
Perché la moglie (Margherita Buy) donna sveglia e di qualità morali e professionali ha sposato uno così? Lo ha sopportato quanto, vent'anni? E ci ha fatto pure 2-3 figli...
Perché il suo capo (Claudio Bigagli), grande avvocato e titolare dello Studio lo tiene con sé almeno vent'anni prima di dargli il benservito e rendersi conto che è un idiota?
Perché il grande Avvocato internazionale (Diego Abatantuono) lo vuole con sé a capo nel nuovo e globale studio legale, anche accorgendosi da subito che è un idiota?
Perché un Maresciallo dei Carabinieri lo tratta come un idiota senza che lui, un abile avvocato, reagisca minimamente all'insolenza del milite?
Di tutti questi perché è disseminato il cammino di "
La gente che sta Bene". Domande che disperdono progressivamente ogni possibile credibilità della storia fino a renderla ridicola e insopportabile. Un po' del suo ce lo mette anche Claudio Bisio, ormai campione mondiale di triathlon recitativo: smorfie, faccette, mossette. Bisio, campione d'incassi grazie al suo (meritato) successo televisivo, ha smarrito la strada della misura, del sottinteso e dell'introspezione rendendo i suoi personaggi uno uguale all'altro. E questo eccesso va ad aggiungersi alla pochezza di un personaggio monotono e alle lacune della storia, scritta da Patierno con
Federico Baccomo, che apre mille porte e ne chiude, malamente, soltanto qualcuna.
La gente che sta Bene, prodotto da Colorado e da Rai Cinema, è finanziato dal Mibac e sarà in sala dal 30 gennaio grazie a 01 Distribution.
25/01/2014, 18:00
Stefano Amadio