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ACCIAIO - Cinema e teatro all'Eliseo di roma


Una serata per presentare il film di Stefano Mordini tratto dall'omonimo romanzo di Silvia Avallone e che racconta le due anime di Piombino


ACCIAIO - Cinema e teatro all'Eliseo di roma
Quando uscì nel 2010 fu un best seller quasi immediato. Acciaio di Silvia Avallone ha toccato in quasi due anni le 500 mila copie vendute, vincendo numerosi premi tra cui il Campiello opera prima nel 2010 e arrivando secondo al premio Strega per soli 4 voti. Quasi "naturale" che arrivasse anche il passaggio al cinema.
Un film realizzato in quella Piombino dove è ambientato il romanzo e che ha diviso la città in due, sostenitori e detrattori che non si sono riconosciuti nell'anima che la scrittrice ha restituito della città.

Per presentare il film, con la regia di Stefano Mordini e in uscita nei primi mesi del 2012, il produttore Carlo Degli Esposti di Palomar e BNL hanno voluto organizzare una serata evento tra teatro, letteratura e cinema, nell'ambito dei Lunedì di Artisti Riuniti, chiamando attorno a uno schermo e a un microfono tutti i protagonisti di un lavoro che non è mai stato un banale riprendere, ma un indagare dentro i drammi e le dinamiche di una città e della sua fabbrica, la Lucchini, oltre ai drammi dell'adolescenza, da sempre l'età più inquieta.

Hanno sfilato così la stessa Silvia Avallone, Massimo Popolizio, Vittoria Puccini, Anna Bellezza e Matilde Giannini (le due interpreti principali, anch'esse all'esordio), il capo cronaca del giornale di Piombino, due veri operai della Lucchini e Michele Riondino il cui intervento è stato forse il più toccante.
"Sono nato a Taranto - ha esordito l'attore - e chi nasce a Taranto nasce con un mostro attaccato agli occhi, quell'Ilva (paradosso nel paradosso, Ilva è il nome latino dell'Isola d'Elba) che ti sputa fumo addosso e ti inquina la vita ancora prima che tu te ne accorga. Perchè quando nasci a Taranto sei quasi destinato a diventare operaio come prima di te tuo padre e prima di lui tuo nonno. Io sono entrato all'altoforno, ma poi sono riuscito a uscirne. Sono andato a vedere cosa l'azienda non fa e cosa dovrebbe fare per proteggere gli abitanti e sono rimasto invece stupito di come la Lucchini abbia in modo lungimirante attuato tutte le normative europee per tutelare la salute dei suoi lavoratori e degli abitanti. E' stato importante realizzare "Acciaio" e conoscere questa realtà".

Tra letture dal libro, che hanno ricostruito la relazione sincera e complicata tra le due protagoniste adolescenti e i loro genitori, e passaggi-trailer dal film la serata è arrivata fino alla conclusione dove Serena Dandini, tra le prime lettrici innamorate del libro ha voluto ricordare come "Acciaio", nonostante le polemiche, abbia portato grande fortuna all'autrice, rivelando il gossip che, mentre presentava il libro, avrebbe conosciuto il suo futuro marito proprio in una libreria.
"Ho voluto presentarvi la materia viva di questo film - ha chiuso Degli Esposti - perché ho ritenuto fosse importante far vedere cosa ci sia dietro un lavoro come questo, speriamo che il film abbia la stessa fortuna che ha avuto la Avallone".
Tra gli ospiti presenti anche Roberto Cicutto di Cinecittà Luce e Paolo del Brocco di Rai Cinema che ha coprodotto il film.

06/12/2011, 15:53

Elena Dal Forno