Sinossi *: In una terra assetata e dimenticata, dove la siccità è parte del paesaggio e la rassegnazione ha messo radici profonde, Matteo Renato Imbriani emerge come voce di rottura e speranza. Politico meridionalista, patriota e intellettuale, Imbriani lotta contro l’indifferenza dello Stato centrale e i pregiudizi verso il Mezzogiorno, denunciando con forza la disuguaglianza idrica che affligge la Puglia.
Tra resistenze politiche, ostacoli burocratici e lo scetticismo di parte della popolazione, la sua battaglia per portare l’acquedotto pugliese diventa simbolo di un più ampio sogno di giustizia e modernità. In bilico tra passione civile e solitudine morale, la figura di Imbriani incarna un Sud che non vuole più essere periferia ma protagonista del proprio riscatto.
Questa è la storia di una lotta visionaria e necessaria, di un uomo che ha creduto che l’acqua – diritto universale – potesse diventare il primo passo verso la dignità.
In un’Italia ancora giovane, segnata da profonde divisioni e da un Sud abbandonato a se stesso, Matteo Renato Imbriani si fa portavoce di una rivoluzione morale. La sua non è una battaglia astratta: è una chiamata concreta all’azione. Siede in Parlamento, arringa le folle nelle piazze, si fa interprete della sete – reale e simbolica – del popolo pugliese.
In un contesto politico dominato da compromessi e interessi personali, Imbriani resta fedele ai suoi ideali. Rifiuta alleanze opportunistiche, denuncia i giochi di potere e pone al centro del dibattito la questione meridionale, rivendicando per il Sud pari dignità, infrastrutture, risorse. La costruzione dell’acquedotto diventa per lui il fulcro di una battaglia più ampia, che parla di identità, cittadinanza e futuro.
Matteo Renato Imbriani è il ritratto di un intellettuale, un uomo che ha scelto la coerenza alla convenienza, la verità al silenzio. La sua voce – appassionata, scomoda, profetica – risuona ancora oggi come monito e ispirazione. La sua storia è quella di un’Italia che avrebbe potuto essere diversa — e che forse, in parte, lo è diventata anche grazie a lui.