Regia:
Eleonora Marino
Anno di produzione: 2014
Durata: 58'
Tipologia: documentario
Paese: Italia
Produzione:
Zen Film; in collaborazione con
Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia
Distributore:
Berta Film
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: HD, DV Cam
Post Produzione: A cura della Zen Film.
Formato di proiezione: HD, colore e bianco/nero
Ufficio Stampa:
StoryfindersTitolo originale: La Bella Virginia al Bagno
Altri titoli: Beautiful Virginia Bathing
Recensioni di :
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ViaEmili@DocFest 2015 - Scoprendo "La Bella Virginia al Bagno"Sinossi: "
La Bella Virginia al Bagno" è un numero d'imbonimento che veniva fatto nelle fiere mercantili di fine '800... per un soldo si poteva scoprire cosa racchiudeva d'avvero il tendone delle meraviglie. Gioco, stupore, curiosità, un pizzico di furbizia e tanta voglia di divertirsi, gli ingredienti base dello spettacolo viaggiante.
Il documentario è la storia di questo mondo magico e affascinante: la Fiera, il Circo, il Lunapark. Uno sguardo dietro le quinte, nelle vite di questi antichi fabbricanti di sogni, le loro vecchie fortune e il loro precario presente.
A raccontarlo è l'autrice stessa, da un punto di vista unico e particolare. Eleonora Marino infatti appartiene ad una grande famiglia di “viaggiatori”, con lei però la tradizione si è interrotta. Decide così di intraprendere un viaggio alla riscoperta di quelle origini, di un mondo fantastico che lei ha conosciuto solo a metà.
Un racconto dove si intrecciano biografia e storia collettiva tracciando così l'evoluzione dello spettacolo popolare di piazza, dall'inizio del Novecento fino ai giorni nostri.
Sito Web:
https://www.facebook.com/labellavirginiaalbagno...Ambientazione:
Roma"La Bella Virginia al Bagno" è stato sostenuto da:
Anesv (Associazione Nazionale Esercenti Spettacolo Viaggiante)
Note:
Sguardo cinematografico
Raccontare la storia dello spettacolo viaggiante porta quasi naturalmente ad utilizzare aggettivi come “meraviglioso”, “incredibile”, “stupefacente”. Il documentario cerca di ricreare l’atmosfera di magica irrealtà che è propria dello spettacolo viaggiante: le luci delle giostre, il fascino ipnotico delle musiche, l’adrenalina delle montagne russe. E subito dopo, mostrarne il lato nascosto: la fatica degli operai, la stanchezza alla fine della giornata, il perenne spostamento. Il passato rivive grazie al grande utilizzo del materiale d’archivio e di musiche suggestive che agganciano lo spettatore ad un momento storico che non esiste più. Il montaggio del film ha il compito di gestire tre differenti livelli del racconto: la rievocazione di quegli anni; le testimonianze; il lato più intimo del racconto, quello che mi tocca personalmente.