Fondazione Fare Cinema
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locandina di "L'Oriana"

Cast

Interpreti:
Vittoria Puccini (Oriana Fallaci)
Vinicio Marchioni (Alekos Panagulis)
Stephane Freiss (Francois Pelou)
Francesca Agostini (Lisa)
Adriano Chiaramida (Padre Oriana)
Maurizio Lombardi (Il Moro)
Benedetta Buccellato (Madre Oriana)
Gabriele Marconi (Palotelli)

Sceneggiatura:
Marco Turco
Sandro Petraglia
Stefano Rulli
Fidel Signorile (Collaborazione)

Musiche:
Teho Teardo

Montaggio:
Simona Paggi

Costumi:
Lia Francesca Morandini

Scenografia:
Paola Comencini

Effetti:
Roberto Ricci

Fotografia:
Roberto Forza

Casting:
Jorgelina Depetris
Massimo Appolloni (Assistente)

Produttore:
Domenico Procacci (Fandango)
Sara Polese (Rai)
Monica Paolini (Rai)

Organizzatore Generale:
Ivan Fiorini

Supervisore alla Produzione:
Valeria Licurgo

Produttore Delegato:
Laura Paolucci

Acconciature:
Massimiliano Duranti

Trucco:
Mauro Meniconi

Make-Up:
Antonello Resch

L'Oriana


Regia: Marco Turco
Anno di produzione: 2015
Durata: 100' x 2 - 110'
Tipologia: film-tv
Genere: biografico/drammatico
Paese: Italia
Produzione: Fandango; in collaborazione con Rai Fiction
Distributore: Fandango Distribuzione
Data di uscita: 03/02/2015
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa: Rai Fiction / Fandango Press Office
Titolo originale: L'Oriana

Recensioni di :
- L'ORIANA - Due puntate tv anche al cinema

Sinossi: La storia racconta la vita avventurosa di Oriana Fallaci da quando, a soli dieci anni, prende parte alla Resistenza come staffetta. Dieci anni dopo comincia a scrivere per l’Europeo, la sua carriera decolla e la giovane Oriana si ritrova al centro degli avvenimenti che hanno fatto la storia del ventesimo secolo. È in prima linea nella guerra in Vietnam, intervista le più alte personalità della politica internazionale, segue da vicino lo sbarco sulla luna, rischia la vita nel massacro di Piazza delle Tre Culture a Città del Messico. Poi la tormentata storia d’amore con il giovane eroe della Resistenza greca, Alekos Panagulis. Fino ai discussi attacchi all'Islam all'indomani dell'11 settembre.

Sito Web: https://it-it.facebook.com/pages/Oriana-Fallaci...

Ambientazione: Firenze / Castello di Sammezzano / Grecia / Tunisia / Vietnam

Periodo delle riprese: Ottobre 2013 - Dicembre 2013

"L'Oriana" è stato sostenuto da:
MIBACT (Film riconosciuto di interesse culturale)
Regione Lazio (Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo)


Note:
Miniserie in due puntate.
Prima Puntata

In uno dei suoi ultimi ritorni in Italia, Oriana decide di rimettere ordine tra i materiali giornalistici e fotografici stratificatisi per anni nell’antica casa di famiglia, in piena campagna toscana. Per farlo si rivolge all’università di Firenze, che le manda una aspirante giornalista, di nome Lisa, piena di buona volontà ma di nessuna competenza specifica, che accetta di fare il lavoro solo per avere la possibilità di conoscere quella che rappresenta per lei un vero mito. Nasce tra le due donne un rapporto complesso, fatto di curiosità e di stima, di rotture e momenti solidali, di distanza ideale ma anche di vicinanza umana, dove la battaglia con la morte di Oriana si intreccia con quella per la vita di Lisa, decisa a coniugare ciò che l’altra ritiene inconciliabile: la propria passione per il giornalismo in prima linea con il desiderio di essere donna e madre. All’interno di questo confronto tra donne di due generazioni così lontane e di opposto temperamento, si snoda – tappa dopo tappa – il racconto e insieme la riflessione sull’essere giornalista di una delle più famose reporter del mondo.
La sua vita avventurosa inizia negli anni del fascismo. Ragazzina, vive i giorni della lotta come staffetta partigiana. L’esperienza della guerra e il rapporto intenso con il padre, uno dei capi della resistenza fiorentina, finisce per segnare in modo decisivo la sua capacità di guardare al futuro. Oriana a 16 anni diventa così cronista di nera, fa il giro dei commissariati e degli ospedali in bicicletta, fino a notte. Il giorno in cui compie venti anni manda un pezzo a L’Europeo, il più importante magazine italiano dell’epoca, e il suo sogno si avvera: l’articolo esce in prima pagina e qualche tempo dopo viene assunta. Assieme a un grande fotografo, Duilio Pallottelli, Oriana fa il giro del mondo, per scrivere di donne. A Karaci, s’imbatte in albergo nel matrimonio di una sposa-bambina. Un incontro emozionante, perché dialogare con quella piccola creatura non ancora donna e le figure femminili che l’attorniano porterà la giornalista a scoprire un pianeta sconosciuto, fatto di riti, paure e sogni, diversi da quelli dell’occidente. Ma attraverso figure così lontane da lei, Oriana riflette anche su di sé. La sua fortuna – dice – è essere nata italiana, povera, e donna: perché essere donna è un’avventura che richiede molto coraggio, una sfida che non finisce mai. Devi combattere di più, vedere di più, pensare di più.
Il tema della guerra torna con forza ad attirare Oriana negli anni della guerra in Vietnam. Racconta per le pagine de L’Europeo ciò che vede, senza schierarsi né coi Vietcong né con gli americani, né con i Sudvietnamiti. Scopre le menzogne e le atrocità, ma anche gli eroismi e l’umanità di quella ‘follia’ fatta di sangue, dolore, morte. E l’amore. Quello di un giornalista fuori dal coro come lei: Francois Pelou.
A metà del ‘68 lascia il Vietnam, e il 2 ottobre, durante una manifestazione di protesta a Città del Messico, Oriana rimane ferita: è un massacro organizzato, la polizia spara sulla folla, muoiono centinaia di giovani, e lei – creduta morta – viene scaricata all’obitorio. Per fortuna un prete sente che respira.
Seconda Puntata
La morte vista da vicino e gli amori quasi mai a lieto fine, non portano però Oriana a cercare lidi più sicuri. Nell’agosto 1973 Oriana conosce Alekos Panagulis, leader della resistenza greca. Si incontrano il giorno in cui lui esce dal carcere: si innamorano, diventano inseparabili. Alekos è come lei: libero, senza dogmi, senza partito, con la stessa sete di verità. Sono giorni d’amore, e poi di dolore. Oriana vive il dramma dell’aborto, che poi decide di raccontare attraverso un monologo che diventerà un grande successo editoriale: Lettera a un bambino mai nato. È l’unico periodo della sua esistenza in cui si divide tra vita pubblica e vita privata. Poi, di colpo, nel giro di pochi mesi, l’idillio si rompe. Alekos muore in un incidente stradale ‘provocato’. La disperazione, il dolore, il pianto, si riversano nella scrittura di Un uomo: non è giornalismo, parla di loro due, d’amore, di lotta, del trovarsi, del perdersi.
Oriana è spezzata dentro, è stanca. Ma ‘ci sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. E lei conosce solo un modo, una sola strada, per non sottrarsi: ricominciare ad andare, in un mondo che ai suoi occhi assomiglia sempre più a un inferno.
Tra le tante grandi interviste ai potenti della Terra, la più rocambolesca e incredibilmente avventurosa è quella a Khomeini. Nel corso di un confrontoscontro, Oriana trova il coraggio di una sfida impensabile: si toglie davanti al padre della rivoluzione islamica il chador che era stata costretta ad indossare. Un confronto a muso duro con il Potere. Forse l’ultimo, perché il suo giornalismo d’assalto sembra non trovare più spazio nel nuovo che avanza.
Così, con uno degli scarti più clamorosi della sua esistenza, decide di dire addio a quotidiani e settimanali e si ritira a New York a scrivere il racconto della sua vita e della sua famiglia. Dopo tante guerre, cerca la pace. Ma si illude. La tranquillità viene interrotta una mattina del 2001: è l’11 settembre, le torri vengono giù ‘in diretta’, il mondo cambia, non sarà mai più quello di prima. E anche la vita privata di Oriana è sconvolta: ha da poco scoperto di avere un tumore ai polmoni. Lo chiama “L’Alieno”. La sua battaglia diventa quella per resistere al Male, e – insieme – quella contro il terrorismo, l’estremismo, il fanatismo religioso. È tempo di tornare in pubblico al giornalismo d’assalto. Ma è anche il tempo di una riflessione su quanto l’Oriana adulta, con il suo ‘fondamentalismo laico’, appaia in contrasto con la giovane ragazza fiorentina curiosa del mondo e aperta a confrontarsi anche con le culture più lontane da lei.
Quando la fine appare ormai vicina, Oriana decide di abbandonare l’esilio americano e di tornare a casa, in Italia. Per rivedere per l’ultima volta la sua Firenze. Ed è lì che rincontra Lisa. La ragazza, che sta per diventare una giovane madre, è per lei specchio di un nuovo modo di essere donna e giornalista. E il rimpianto di quello che poteva essere la sua esistenza e non è stata, si coniuga con la consapevolezza che proprio quel suo approccio, burrascoso e passionale, con la scrittura e il mondo, ha aperto la strada a tante altre donne che verranno dopo di lei.


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