Sinossi *: Vittorio, il protagonista del documentario, è un emerito sconosciuto, ma ha qualcosa in comune con Ronald Reagan, Rita Hayworth, Winston Churchill, Charles Bronson, Annie Girardot e altre 20 milioni di persone. Vittorio, infatti, è stato malato di l’Alzheimer, e questo documentario è un diario di viaggio: nella testa di un malato, avanti e indietro nel tempo, al di là delle parole, tra denuncia e poesia, fino all’essenza delle cose. Un viaggio per scoprire che l’Italia “non è un paese per vecchi”.
Il Nobel Elie Wiesel diceva che L’Alzheimer «è come quando da un libro strappiamo una pagina, poi un’altra e un’altra ancora. Finché non ci sono più pagine e resta soltanto la copertina». Una descrizione che rende perfettamente l’idea degli effetti clinici della malattia ma, se si vuole cercare di capire le conseguenze che questa ha sulla vita del malato e dei suoi familiari pensate al rumore di una pagina che si strappa lentamente, immaginate il suo risuonare nel silenzio e dentro di voi.