CARBONIA FILM FESTIVAL 2025 - Dal 5 al 9 novembre
Cinque giorni di proiezioni, installazioni, eventi, musica, incontri e formazione per dare vita a uno spazio di confronto tra cinema, cultura e società. Torna il
Carbonia Film Festival, in programma dal 5 al 9 novembre 2025 nei luoghi più suggestivi della storica cittadina mineraria, nel cuore del Sulcis.
Il festival è organizzato come sempre dal CSC Carbonia della Società Umanitaria per la direzione artistica di Francesco Giai Via, e quest’anno porta con sé una novità importante: il concorso CFF10, che ospiterà cinque titoli della recente stagione cinematografica, opere di autori e autrici fra i più interessanti e originali emersi nel corso dell’anno che si misurano con linguaggi e temi diversi. A decretare il miglior film sarà il gusto del pubblico in sala, con l’intenzione di stimolare la discussione sulla proposta artistica e sulle opere in concorso. Il nome del concorso è un omaggio alla decima edizione del Carbonia Film Festival, che nel 2016 raccoglie il testimone dalle precedenti firmate Mediterraneo Film Festival, per una storia di impegno civile e culturale che risale al 1999.
Primo titolo in concorso è "
Orfeo", sorprendente debutto nel lungometraggio di Virgilio Villoresi ispirato al Poema a fumetti di Dino Buzzati. Il film, presto nelle sale con Double Line, fonde animazione artigianale, cinema sperimentale e raffinate soluzioni ottiche, dando forma a un viaggio visionario. Si prosegue con un altro esordio alla regia, "
Paternal Leave" di Alissa Jung, storia di un’adolescente che ritrova il padre mai conosciuto. Un film intimo e potente, sostenuto dalle interpretazioni di Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich, che celebra l’energia dei giovani e la loro capacità di costruire nuove connessioni. A Carbonia anche il primo film a quattro mani di Nicole e Valentina Bertani, "
Le bambine", che indaga un’età di passaggio con uno sguardo personale e un’estetica sorprendente. Tra i film della selezione "
Le città di pianura" di Francesco Sossai con Pierpaolo Capovilla, Filippo Scotti e Sergio Romano, protagonisti di questo road movie ambientato nel Veneto rurale.
Ultimo dei film in concorso è "
Testa o croce?" di Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis con Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz, in un western tra campagne italiane intriso di sperimentazione.
I film competeranno per il “Premio del pubblico concorso CFF10” del valore di 1.500 euro, assegnato dalle spettatrici e dagli spettatori in sala, e per il “Premio Ucca Carbonia Cinema Giovani”, del valore di 1.000 euro, assegnato dai ragazzi e dalle ragazze del programma Carbonia Cinema Giovani e in partnership con UCCA, in continuità con un percorso di collaborazione storico con l’Unione Circoli Cinematografici Arci nell’ottica di un comune impegno nella promozione della cultura cinematografica e della formazione di nuovi pubblici.
A chiudere il festival, domenica 9 novembre, sarà un evento speciale che vedrà protagonista
Francesco Bianconi, cantautore, scrittore e voce dei Baustelle, accompagnato al pianoforte da Alberto Bazzoli. Autore tra i più raffinati del panorama musicale italiano, Francesco Bianconi porterà a Carbonia una performance esclusiva tra musica e parole appositamente pensata per il CFF, in dialogo con il direttore artistico del festival Francesco Giai Via, nel solco della tradizione del CFF di coniugare cinema e altre forme di espressione artistica.
Ospite internazionale del
Carbonia Film Festival 2025 sarà la regista iraniana
Firouzeh Khosrovani, autrice dal percorso originale e profondamente legato alle dimensioni dell’esperienza personale, che incontrerà il pubblico in diversi momenti di dialogo e confronto. La sua presenza si inserisce nella vocazione del festival a costruire, attraverso il cinema internazionale e i suoi protagonisti, un confronto attivo con il nostro tempo, aprendo riflessioni sui temi dell’identità, della memoria e dell’esilio. Saranno presentati due lavori emblematici della sua filmografia: "
Radiograph of a Family", documentario vincitore dell’IDFA 2020, in cui la regista esplora con delicatezza e rigore la storia della propria famiglia come riflesso delle fratture ideologiche e religiose che hanno attraversato l’Iran, e "
Gli uccelli del Monte Qaf", diretto insieme a Morteza Ahmadvand e distribuito da ZaLab. Presentato in concorso alle Giornate degli Autori 2025, quest’ultimo film racconta la fuga e il senso di lontananza attraverso un linguaggio visivo sospeso tra realismo e immaginazione, evocando una geografia interiore segnata dall’assenza e dalla trasformazione.
Altra novità del 2025 è il
Premio Città di Carbonia. Istituito per la prima volta nell’ambito di questa edizione, il Premio è assegnato dal Festival, insieme all’Amministrazione Comunale, ad una personalità del cinema il cui percorso, artistico e personale, abbia saputo coniugare consapevolezza, visione e connessione profonda con la realtà, restituendo al pubblico una prospettiva capace di raccontare la complessità del presente con profondità e lucidità. Con queste motivazioni, il
Premio Città di Carbonia sarà assegnato a
Salvatore Mereu.
Tanti i protagonisti del cinema attesi al
Carbonia Film Festival per incontrare il pubblico e presentare i loro film. Dalle registe Alissa Jung, con il suo applauditissimo esordio "
Paternal Leave", alle sorelle Nicole e Valentina Bertani che per la prima volta con "
Le bambine" firmano un’opera a quattro mani, agli interpreti Luca Vergoni, tra i protagonisti dell’immaginifico "
Orfeo" di Virgilio Villoresi, al sorprendete Pierpaolo Capovilla, frontman de Il Teatro degli Orrori per la prima volta sul grande schermo in "
Le città di pianura" di Francesco Sossai, e il produttore Tommaso Bertani per l’opera seconda di Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis "
Testa o croce?".
Attesissima la presenza di Romana
Maggiora Vergano, attrice lanciata da Paola Cortellesi in "
C’è ancora domani" e oggi tra i nomi più acclamati del cinema italiano. Romana Maggiora Vergano sarà al festival per presentare il nuovo film di Paolo Strippoli "
La valle dei sorrisi", horror intriso di mistero che ha incantato l’ultimo festival di Venezia, che la vede protagonista al fianco di Michele Riondino.
E poi ancora
Gianluca Matarrese con il suo "
Il quieto vivere", tragicommedia tra documentario e finzione sul tema della famiglia e i registi sardi Salvatore Mereu, Giulia Camba, Stefano Cau, Letizia Dessì.
Carbonia Film Festival ospita inoltre due interventi sulla città da parte di due artisti di caratura internazionale, a partire dall’artista e illustratrice Camilla Falsini, protagonista dell’inaugurazione con un nuovo murale creato appositamente per CFF2025 che rimarrà come segno permanente e lascito del festival per la comunità.
Eccezionale anche la presenza del regista e compositore Giorgio Ferrero, una delle firme più prestigiose nel mondo delle installazioni videomediali, che ha collaborato con i più importanti istituti e luoghi d’arte in Italia, tra cui il Museo degli Uffizi di Firenze e il Museo del Cinema di Torino per il quale ha realizzato installazioni multimediali delle mostre dedicate a James Cameron e Tim Burton. In collaborazione con lo studio creativo torinese MYBOSSWAS, e con il gruppo di lavoro della Fabbrica del Cinema, Ferrero ha realizzato Mnemotheque, un’installazione ideata a partire da materiali del progetto regionale La tua memoria è la nostra storia e dell'archivio in nastro magnetico del CSC-Carbonia della Società Umanitaria.
Su il sipario, mercoledì 5 novembre, con l’inaugurazione del murale di Camilla Falsini, artista e illustratrice romana che porta a Carbonia il suo segno grafico netto e colorato, riconoscibile in molte città italiane. Realizzato sulla facciata dell’ingresso della scuola elementare Deledda di via Roma, il murale diventa un segno permanente, un lascito per la comunità e un ponte tra festival e territorio. Taglio del nastro alle 16.30 alla presenza dell’autrice.
Per le prime proiezioni appuntamento poi in Fabbrica del Cinema, all’ombra della Grande miniera di Serbariu. Sullo schermo della sala Fabio Masala si comincia alle 18 con "
Orfeo" di Virgilio Villoresi, accompagnato dall’incontro con l’attore protagonista Luca Vergoni. Alle 21 si prosegue con "
Paternal Leave", una riflessione intensa sul ruolo paterno e sulle fragilità maschili. A chiudere la serata per un incontro con il pubblico sarà Alissa Jung, attrice e regista tedesca al suo debutto nel lungometraggio.
La seconda giornata del festival, giovedì 6 novembre, si apre alle 18 in Fabbrica del Cinema con "
Le bambine", un film che intreccia sguardi femminili e memorie familiari. Al termine della proiezione incontro con le registe Nicole e Valentina Bertani. A seguire, dalle 21, uno degli incontri più attesi del festival, quello con laregista iraniana Firouzeh Khosrovani, che propone al pubblico "
Gli uccelli del Monte Qaf", diretto a quattro mani con Morteza Ahmadvand: un viaggio poetico sul filo memoria, che affronta la diaspora iraniana attraverso le sue implicazioni sul quotidiano.
Venerdì 7 novembre si riparte alle 18 con l’accensione di Mnemotheque, installazione immersiva di Giorgio Ferrero creata con lo studio creativo MYBOSSWAS, a partire dai materiali d’archivio del progetto La tua memoria è la nostra storia e dell'archivio in nastro magnetico del CSC-Carbonia della Società Umanitaria.Giorgio Ferrero, regista, compositore e fotografo torinese, incontrerà il pubblico per raccontare il suo viaggio per immagini che trasformerà la facciata del Cine-Teatro Centrale in un prisma di memoria collettiva, dove passato e futuro si riflettono l’uno nell’altro.
A seguire il festival prosegue con Spazio Sardegna, momento dedicato alla produzioni dell’isola. In cartellone due cortometraggi e altrettanti incontri con gli autori, "
Oplà" di Giulia Camba e "
Vida e morti de unu maragottidi" Stefano Cau, e la presentazione del teaser del film. Protagonista dell’incontro delle 21 sarà Pierpaolo Capovilla, frontman della rockband Il Teatro degli Orrori, che ha stupito tutti nel suo debutto cinematografico in uno dei film italiani più apprezzati all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un certain regard: "
Le città di pianura", un road movie capace di aggiornare la grammatica del racconto dell’Italia di provincia.
Il sabato del
Carbonia Film Festival (8 novembre) si apre alle 16 al Cine-Teatro Centrale, per il ritorno di Firouzeh Khosrovani con "
Radiograph of a Family", film pluripremiato che intreccia autobiografia e storia dell’Iran. Alle 18 ancora ultimo film in concorso con la proiezione di "
Testa o croce?" di Alessio Rigo de Righie Matteo Zoppis, favola western ambientata nelle campagne laziali di fine ‘800, presentata al festival di Cannes e con protagonisti Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz. In sala il produttore, e co-autore del soggetto, Tommaso Bertani. Alle 21.00, per la prima serata del festival, proiezione di "
La valle dei sorrisi", il film di Paolo Strippoli che si conferma uno degli autori più interessanti del genere horror, dando vita a una storia di crescita personale portata alle estreme conseguenze. A seguire incontro con Romana Maggiora Vergano, tra i protagonisti della pellicola.
La serata si chiude in musica con Smells Like Elicriso, il dj-set di Ava Hangar, icona della scena queer italiana. Appuntamento alle 23.30 al Gsg Concepet Store per un set imprevedibile che spazia dalle più grandi hit della storia del dancefloor ai pezzi più sperimentali e ricercati, filtrati da uno sguardo queer. Un viaggio attento alle repentine evoluzioni della società contemporanea che mantiene un gusto talvolta retrò.
La giornata conclusiva, domenica 9 novembre, comincia al mattino con un’interessante e partecipata tavola rotonda dedicata al caso Legends Collection Pictures, che mira a diffondere la cultura cinematografica asiatica creando la prima realtà Home Video italiana interamente dedicata all’Oriente. Titolo del talk “
Dalla Sardegna all’Asia... con furore”. Modera i lavori il direttore dei CSC della Società Umanitaria in Sardegna Paolo Serra. A partire dalle 11 in Fabbrica del Cinema intervengono Andrea Rocco, direttore Fondazione Sardegna Film Commission, il fondatore della società Fabiano Todde e i curatori artistici ed editoriali della Legends Collection Pictures, Moreno Tubia, Eugenio Ercolani e Claudio Pofi.
La giornata prosegue nel pomeriggio al Cine-Teatro Centrale, dove alle 17 si proclameranno i film vincitori del concorso. Nel corso della cerimonia sarà inoltre assegnato il
Premio Città di Carbonia a Salvatore Mereu di cui verrà proiettato il cortometraggio "
Su cane est su miu" presentato in anteprima mondiale al Locarno Film Festival e vincitore della dodicesima edizione del Premio Visioni Sarde.
Nella ricca giornata conclusiva spazio anche per un altro film che chiude il ciclo di proiezioni: "
Il quieto vivere", tragicommedia senza esclusione di colpi che danza tra documentario e finzione. Ad accompagnare la pellicola sarà il regista Gianluca Matarrese.
Gran finale poi alle 21 con Francesco Bianconi, tra i più amati cantautori italiani, frontman e voce dei Baustelle, accompagnato al pianoforte da Alberto Bazzoli. In dialogo con il direttore artistico Francesco Giai Via, una performance esclusiva tra musica e parole appositamente pensata per il
Carbonia Film Festival, nel solco di una tradizione ormai consolidata di ibridazione dei linguaggi artistici.
Come da tradizione, il
Carbonia Film Festival dedica ampio spazio alla formazione e agli spettatori di domani.
Nelle mattine dal 5 all’8 novembre si terranno le proiezioni del ciclo
CFF Scuole, per accompagnare gli studenti alla scoperta del linguaggio cinematografico e dei temi del festival, in un dialogo diretto con chi il cinema lo crea e lo racconta. Saranno ospiti degli appuntamenti: il regista Stefano La Rosa (mercoledì 5 novembre ore 9.45 per "
Il castello indistruttibile" di Danny Biancardi, Virginia Nardelli e Stefano La Rosa), la regista Alissa Jung (giovedì 6 novembre ore 9.45 per "
Paternal Leave"), la regista Firouzeh Khosrovani (venerdì 7 novembre ore 9.45 per "
Radiograph of a Family") e Nicole e Valentina Bertani (sabato 8 novembre ore 9.45- Cine-Teatro Centrale per "
Le Bambine").
Quest’anno il festival rafforza il legame con il tessuto formativo e culturale del territorio, grazie alla partnership con il corso magistrale in produzione multimediale di cinema organizzato e promosso dall’Università di Cagliari. Un gruppo di studenti e studentesse del corso parteciperanno infatti a
Carbonia Cinema Giovani, il programma di formazione del festival storicamente dedicato a giovani studenti, operatori culturali e aspiranti filmmakers, che oltre a vivere il festival da protagonisti, partecipando a tutte le proiezioni e assegnando un premio, seguiranno anche un programma di masterclass appositamente pensato per loro. Un passo avanti che quest'anno valorizza l'impegno sull'alta formazione che si inserisce nel solco di una collaborazione storica tra il festival, e i suoi promotori, e UNICA - e che negli anni ha posto al centro del dibattito pubblico l’importanza di strutturare percorsi dedicati al cinema nel territorio, contribuendo anche all’imminente apertura dei master sul cinema proprio nella città di Carbonia.
Le ragazze e i ragazzi del gruppo
Carbonia Cinema Giovani assegneranno il Premio Ucca Carbonia Cinema Giovani offerto dal festival in collaborazione con l’Unione Circoli Cinematografici Arci. Questa collaborazione sancisce la condivisione con il festival dell’impegno nella promozione della cultura cinematografica e della formazione di nuovi pubblici. Un percorso di collaborazione storico che lo scorso anno ha portato alla partnership con uno dei festival organizzati da Ucca, il Via Emilia Doc Fest, a Modena, con la proiezione in anteprima assoluta di Sembrava non finire mai, film esito dell’edizione 2023 della residenza per giovani filmmakers Carbonia Cinema Giovani Filming Lab.
La nuova proposta food and beverage del
Carbonia Film Festival. Un meeting point informale che animeràle aree del festival dove il pubblico potrà, tra un film e l’altro mangiare, bere un drink, conversare con gli ospiti del festival e ascoltare buona musica. Ad animare questi momenti conviviali saranno Momy, ottimo street food sardo con proposte vegane e vegetariane, e Yawe, street bar su ruote con drink di qualità. Tutti i giorni alla Fabbrica del Cinema e in piazza Roma dalle 17.30 in poi.
La sigla di quest’anno nasce ancora una volta dall'animazione della grafica di Camilla Falsini, realizzata per l'immagine 2025 del festival, che mette al centro il pubblico. L'animatrice Erica Floris ha immaginato un viaggio attraverso le emozioni e le reazioni che il cinema sa generare: stupore, meraviglia, sorpresa. Guidata dal ritmo travolgente dei Ratapignata e dall’esclamazione “ohiammomia”, che può significare tutto e il contrario di tutto, la sigla celebra la molteplicità di sguardi, energie e immaginari che da sempre animano il CFF. La musica della sigla è un estratto dal brano La’ Ga Ti ddu Dongu , primo singolo estratto dall'album Sonu 'e magasinu dei Ratapignata, che ringraziamo per la gentile concessione, uscito nel 2009 per Bruttucontu/Scenica.
21/10/2025, 15:13