È STATO MORTO UN RAGAZZO - Torna disponibile in streaming
Per il ventennale dalla morte di Federico Aldrovandi, torna disponibile in streaming il documentario “
È stato morto un ragazzo” di Filippo Vendemmiati su OpenDDB da venerdì 25 settembre, in una nuova versione aggiornata, con le notizie degli ultimi accadimenti giudiziari. Il doc, uscito nel 2010 (e David di Donatello nel 2011), racconta la successione dei fatti, dall’alba del 25 settembre 2005 a quanto accaduto poi nelle aule di tribunale, con la voce di chi è stato chiamato a testimoniare e a ricordare la giovane vita spezzata, di un ragazzo di diciotto anni da poco compiuti.
Per vedere il film, tutte le informazioni sono sul sito:
https://openddb.it/film/e-stato-morto-un-ragazzo/.
Venti anni fa, nelle prime ore dell’ultima domenica di settembre del 2005, Federico Aldrovandi incontra una pattuglia della polizia nei pressi dell’ippodromo di Ferrara: poche ore dopo, la famiglia apprende della sua scomparsa. Da allora, tra i molti silenzi e le tante rivendicazioni legate agli aspetti umani e giudiziari legate alla sua morte, la storia e il volto di Federico sono diventati una battaglia politica che chiede verità e giustizia.
“Quando uscì il film, c'era stata solo la sentenza di primo grado e le condanne ai quattro agenti che provocarono la morte di Federico non erano ancora definitive. - ha dichiarato il regista Filippo Vendemmiati - Molti allora dissero, pensarono, forse si augurarono che i successivi gradi di giudizio avrebbero annullato il verdetto e che quindi poi sarebbero partite le querele nei confronti degli autori e del produttore del film. Si sbagliarono: anche l'appello e la Cassazione confermarono la condanna. Il film in quegli anni è stato un utile strumento per portare a successo fino alla fine il percorso della giustizia chiarendo le circostanze assurde e ancora oggi inspiegabili che hanno condotto ad un comportamento tanto scellerato quattro uomini in divisa. Oggi il nome di Federico risuona e sventola negli stadi, nei palazzetti, nelle mille iniziative culturali. È memoria condivisa, una memoria bella e viva. Lo Stato italiano non ha raccolto queste voci, anzi c'è stato un netto peggioramento legislativo e altri Federico hanno perso la vita in circostanze analoghe”.
“Da vent’anni per noi questo è il mese di Federico, quello in cui lo abbiamo perso durante un fermo di polizia e quello in cui tante volte abbiamo scelto di ricordarlo con incontri, concerti, eventi sportivi, manifestazioni. - hanno dichiarato dal Comitato Aldrovandi - Per noi che lo abbiamo conosciuto e gli abbiamo voluto bene, come per tutte le persone che ci hanno sostenuto nella lunga richiesta di verità e giustizia, l’anniversario di questo 2025 è speciale: a vent’anni di distanza Aldro non è più solo un ricordo, ma una battaglia politica. La memoria non è per noi un gesto rituale, ma un modo concreto per indurre un cambiamento reale, per una nuova cultura della sicurezza, contro la violenza di stato e l’impunità. Questo è dunque un mese denso di eventi, dal nord al sud d’Italia.”
22/09/2025, 09:59