ANDREA CAMILLERI, NASCITA DI UNA LEGGENDA. DALLE PRIME
POESIE AL PRIMO MONTALBANO - Il 14 settembre all'Auditorium
Parco della Musica Ennio Morricone di Roma
Domenica 14 settembre 2025, alle ore 18:00, la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma accoglierà un evento speciale dedicato ad Andrea Camilleri: “
Andrea Camilleri, nascita di una leggenda. Dalle prime poesie al primo Montalbano”. Una serata per rendere omaggio al grande scrittore attraverso parole, musica e immagini nell’anno del Centenario.
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Andrea Calogero Camilleri nasce il 6 settembre 1925, esattamente 100 anni fa, a Porto Empedocle, la futura Vigàta dei suoi romanzi. A differenza del vicino capoluogo Agrigento, la Girgenti che Pirandello definì “moribonda cittaduzza”, Porto Empedocle è un centro attivo e vivace. “Il fatto che, nello spazio di una trentina di chilometri - dirà Camilleri - siano nati due grandissimi scrittori come Pirandello e Sciascia - e un “caso” come Camilleri - è, per l'appunto, un caso”. Con queste prime parole aprirà la serata
Luigi Lo Cascio, in un racconto a più voci di dodici ex allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, oggi tra gli attori più rappresentativi del panorama italiano: Alessandra Acciai, Paolo Briguglia, Tosca D’Aquino, Fabrizio Gifuni, Sabina Guzzanti, Luigi Lo Cascio, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Pino Quartullo, Galatea Ranzi, Alvia Reale e Sergio Rubini.
Con loro, sul palco, la cantautrice siciliana Eleonora Bordonaro che accompagnerà la narrazione con brani musicali ispirati alla cultura e alle atmosfere della Sicilia, terra natale dello scrittore. L’esperienza sarà arricchita dalla proiezione di materiali video originali, a cura dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce e Fanpage.
I testi proposti sono di Andrea Camilleri e Antonio Franchini, con la direzione artistica di Felice Laudadio.
L’iniziativa è promossa dal Comitato nazionale Camilleri 100 e dal Fondo Andrea Camilleri, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e SIAE.
Ecco qualche ricordo di alcuni degli attori che saranno presenti alla serata:
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Quando entrava in aula percepivi la sua umanità fenomenale, non era interessato a far pesare il suo sapere. Era straordinariamente interessato a confrontarsi con le nuove generazioni, a capire come interpretassero la scena. Mi ha insegnato a non prendermi sul serio. La sua risata era una festa”, così
Alessio Boni.
Luigi Lo Cascio ricorda: “
La sua conoscenza del teatro europeo, la sua passione per Beckett, la innestava nel terreno fertile della sua provenienza siciliana e nella corda pazza dei siciliani. Lui, per noi allievi attori, era un gigante, un colosso della narrazione. Gli piaceva sedersi e mettersi a parlare con le persone, non voleva mai accelerare la conversazione: parlare con lui era come sedersi in un bar e chiacchierare”.
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Ho avuto solo qualche incontro con Camilleri ai tempi dell’Accademia, anche se non sono stata sua allieva, e poi per un saggio su Majakovskij. Il ricordo più pregnante sono i suoi lunghi racconti al tavolino del bar, circondato da ragazzi ammaliati che pendevano dalla sua voce e dalle sue parole. Tra questi un mio compagno di corso, un giovane Antonio Manzini, che ne ha fatto davvero tesoro! Chapeau!”, ci racconta l’attrice
Galatea Ranzi.
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Ascoltarlo a lezione o nelle pause mentre sceglieva con cura le parole più esatte e sorprendenti produceva in tutti noi allievi una forma di incatenamento. Ma non filosofeggiava, aveva imparato dal teatro ad essere molto concreto" è il ricordo di
Fabrizio Gifuni.
10/09/2025, 11:21