Note di sceneggiatura di "Gerri"
Trent’anni, occhi profondi e malinconici e silenzi inospitali per chiunque, Gerri Esposito ha costantemente l’aria di qualcuno capitato nella storia sbagliata, e forse è proprio così. Noi, invece, siamo onorate di essere entrate nella sua, di storia, di aver interpretato i romanzi di Giorgia Lepore e averli trasformati in una serie tv.
Rom per i primi anni della sua vita, poi ragazzino cresciuto in una casa-famiglia, oggi stimato ispettore di polizia, Gerri è un uomo e un poliziotto anomalo di cui ci piacciono in particolare le contraddizioni. In sé racchiude le voglie di un bambino mai davvero cresciuto e il padre autoritario che non ha mai avuto, ogni suo gesto è il campo di battaglia di forze contrapposte: un istinto confusionario e libertario e una disciplina ferrea, sia in ambito professionale che sentimentale.
Le indagini che affronta nei romanzi hanno tutte a che fare con il mondo dei più fragili: ragazze giovanissime, bambini, vittime di femminicidio, e questo aspetto è al tempo stesso una sfida e un elemento per noi particolarmente importante. Abbiamo lavorato nell’ottica di potenziare l’emotività di Gerri in risonanza con i casi con cui viene a contatto, costruendo per lui un complesso percorso di presa di coscienza e di messa a fuoco di tutto il suo vissuto, anche a dispetto del suo desiderio di rimozione.
Ci ha colpito la rete relazionale che Lepore ha intessuto attorno a Gerri, su cui abbiamo molto lavorato: rapporti mai canonici ma comunque intensi e fondativi, a partire dalla “famiglia” a cui sente di appartenere, che non ha nulla di istituzionale. Il suo capo, Alfredo Marinetti - dirigente della Terza Sezione della Mobile in carica presso la Questura di Trani - se l’è portato dietro da Catanzaro, ponendosi con un ruolo che sta tra un mentore, un amico e un padre, e Gerri, non avendo nessun altro al mondo, si è lasciato volentieri adottare da lui e da sua moglie Claudia, per la quale prova una vera e propria venerazione.
Poi ci sono le donne. Gerri riesce ad avere relazioni profonde solo con figure femminili, e più sono sghembi, strani e indefinibili i rapporti che instaura e più riesce a legarsi. In particolare, sarà attirato dalla collega Lea Coen - personaggio che amiamo molto - perché ha qualcosa che lui non ha e forse non avrà mai: un’identità definita ed equilibrio mentale. Proprio per questo, lei, pur affascinata, non vuole farsi risucchiare dalle sue ombre.
Per poter accedere alla possibilità di amare davvero, Gerri dovrà ricomporre i molti e complicati pezzi del rompicapo che è, e questo sarà il caso più difficile che dovremo affrontare. Insieme.
Donatella Diamanti e
Sofia Assirelli20/06/2025, 16:30