ITALIA FILM FEDIC 75 - Nichetti: "Fiero del mio cinema indipendente"
Maurizio Nichetti ha ricevuto il premio alla carriera a Montecatini Terme in occasione della 75esima edizione di
Italia Film Fedic.
"Io non mi sono mai posto il problema di essere eccentrico o originale, facevo il mimo e scrivevo sceneggiature per cartoni animati: quando ho iniziato a fare il cinema quindi l'ho fatto a modo mio. In modo completamente indipendente, ne vado fiero e qui davanti a una platea composta in gran parte da cineasti indipendenti, mi sembra giusto ribadirlo: non è facile, non ci sono mai abbastanza soldi e bisogna arrangiarsi, ma ogni cosa fatta è una mia creazione, di cui sono orgoglioso perché l'ho fatta a modo mio. Anche Bruno Bozzetto, con cui ho iniziato, è un altro grande autore indipendente: da lui ho imparato moltissimo".
Tra qualche giorno verrà presentato un documentario biografico sulla sua carriera, "Nichetti Quantestorie". Cosa dobbiamo aspettarci?
"Non ho mai voluto riflettere troppo sulla carriera passata, ma una volta sul set di Amichemai ho accettato la proposta: non avrei mai voluto stare su una poltrona a ricordare il passato, mi piaceva farlo solo se fossi stato in attività. Mi sono circondato di amici e amiche con cui in questi anni ho lavorato, da Bozzetto ad Angela Finocchiaro e molti altri, senza cercare volti noti solo per farmi pubblicità ma scegliendo le persone con cui c'è stata stima e affinità".
A darle il premio è stata Milena Vukotic, anche lei presente nel documentario.
"Lei è stata mia mamma in "Stefano Quantestorie": per lei è un puntino nel suo curriculum, ha lavorato con Bunuel e Fellini tanto per dire, ma siamo rimasti amici e quel film per me è particolarmente importante. Ancora oggi, quando lo vedono giovani spettatori, è il mio che viene preferito: ai tempi non ebbe molto successo, ma per fortuna i film rimangono e dopo qualche anno piace ancora".
"Amichemai" ha avuto una distribuzione indipendente, limitata...
...sì, 14 copie che continuano a uscire, da febbraio, e gireranno almeno fino a ottobre. E' un fenomeno importante, un terzo delle sale in Italia sono parrocchiali, sono monoschermi che costituiscono l'ossatura delle proiezioni di noi "piccoli". Ovvio che anche se riempi tutte le sere non farai mai concorrenza ai titoli che escono in 400 copie o più: avremo magari la media copia migliore, ma non possiamo competere. Sono felice però di questo percorso, incontro tante persone che amano il film in tutta Italia, anche in paesi piccoli in cui vado a portarlo.
26/05/2025, 17:21
Carlo Griseri