ITALIA FILM FEDIC 75 - Maurizio Nichetti: “Fare cinema
è un grande sforzo, ma non bisogna aspettarsi nulla”
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Fare cinema è un grande sforzo, ma non bisogna aspettarsi nulla. Ho sempre fatto film per il piacere di farli, senza aspettative particolari”. Lo ha dichiarato il regista e attore
Maurizio Nichetti alla
75ª edizione di Italia Film Fedic, tenutasi a Montecatini Terme dal 21 al 25 maggio 2025, dove è stato insignito del
Premio alla Carriera.
L’incontro ha offerto uno sguardo intimo sulla filosofia artistica del regista milanese, recentemente tornato sul grande schermo con "AmicheMai", una commedia on the road interpretata da Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz.
Nichetti ha condiviso riflessioni sul suo percorso artistico, ricordando i suoi esordi con Bruno Bozzetto: “
Abbiamo passato intere notti a lavorare per uno spot a passo uno per animare un’oliva che sputa il nocciolo. Ci divertivamo con la plastilina. Se c’è la voglia di restare svegli tutta la notte per una scena, allora va bene”.
Parlando delle sue origini artistiche, ha dichiarato: “
Sono nato artisticamente nel teatro, alla Scala, dove facevo il mimo per il teatro ragazzi. Fare il mimo è un mestiere che ormai non esiste più, ma ti abitua a gestire lo spazio e il rapporto con gli altri”.
Riguardo alla sua esperienza come attore e regista: "
Fare l’attore mi ha insegnato tante cose anche come regista. Se l’attore non ha capito ciò che voglio, cambio la scena, mi adatto all’attore, alla musica. Non mi divertirei sul set sapendo già cosa voglio io, se tutto è già perfettamente pianificato".
Ha condiviso un aneddoto dal set di "
Volere Volare": “
Angela Finocchiaro era arrivata sul set con la faccia gonfia per un ascesso. È diventata una battuta: ‘Vedi che sei grassa’, ‘Ma ho un ascesso’. Sembra una gag, ma è nata sul set”.
Parlando di Milena Vukotic, madrina di
Italia Film Fedic, ha detto: “
La vedevo sempre come un personaggio che sarebbe stato bene in un mio film. Un altro regista avrebbe detto: ‘Ma prendi la moglie di Fantozzi?’. Ma lei è talmente brava da passare dal film mainstream, al film televisivo, al film d’autore”.
Sull’importanza di non annoiare il pubblico: “
Quando si pensa di fare un film, bisogna evitare di annoiare. Ogni minuto deve essere prezioso. Una volta si vedevano i film al cinema, ora si guardano sul telefonino. Molti li vedono sul treno, poi vanno al ristorante, non al cinema”.
Infine, l’autore di cult come "
Ratataplan", Ho fatto Splash e "
Ladri di Saponette", ha riflettuto sull’evoluzione del cinema: “
Buster Keaton si divertiva a cambiare la tecnologia. Ma con il muto non si è evoluto. Io, se avessi fatto sempre film muti, non avrei più fatto cinema. E poi mi sarei annoiato. Sul set devo divertirmi, se manca il divertimento allora non ha senso fare questo lavoro”.
25/05/2025, 10:11