Il 14 giugno 2024, il
Buffalo Roots Film Festival ha visto il trionfo del regista italiano
Mirko Alivernini, che si è aggiudicato il premio come
Miglior Film menzione d'onore per l'era Tecnologica con la sua opera "
L'uomo che disse no". Questo riconoscimento è particolarmente significativo, dato che il film è stato interamente realizzato e post-prodotto con uno smartphone, il Samsung S23 Ultra, dimostrando le straordinarie potenzialità della tecnologia moderna nel campo cinematografico.
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L'uomo che disse no" era in competizione con produzioni provenienti da tutto il mondo, ma è riuscito a distinguersi grazie alla sua qualità espressiva e alla profondità del suo contenuto. La pellicola affronta una tematica di grande rilevanza sociale: l'abbandono degli anziani da parte delle istituzioni e la violenza che essi subiscono per mano della criminalità organizzata. Questo tema, delicato e attuale, è stato trattato con sensibilità e incisività, ottenendo l'apprezzamento unanime della critica.
Alla premiazione erano presenti, oltre al regista, anche il protagonista del film, Massimo Vanni, e altri membri del cast, tra cui Gianluca Magni, Luigi Converso, Federica Santuccio, Diego Triolo. La loro partecipazione ha reso il pomeriggio ancora più memorabile, celebrando un successo che rappresenta non solo una vittoria personale per Alivernini, ma anche un importante riconoscimento per il cinema italiano contemporaneo.
La giuria del
Buffalo Roots Film Festival ha elogiato Alivernini per l'innovazione tecnica e la qualità artistica del suo lavoro. "
L'uomo che disse no" non è solo un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per creare cinema di alta qualità, ma è anche una testimonianza del potere del racconto cinematografico di affrontare e denunciare problematiche sociali rilevanti.