Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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RIDE - A tutta velocità per sentirsi realizzati


Il film diretto da Jacopo Rondinelli con la supervisione di Resinaro e Guaglione (autori di Mine) arriva al cinema il 6 settembre con Lucky Red. Con Ludovic Hughes e Lorenzo Richelmy. "Una sfida ardua - dice il regista - per dirigerlo ma anche per finirlo perché con decine di go-pro le immagini erano tante e in post produzione è stato molto complicato".


RIDE - A tutta velocità per sentirsi realizzati
"Ride" di Jacopo Rondinelli al cinema dal 6 settembre
I problemi sono due: i giovani non vanno al cinema e in Italia non si fanno film per giovani (o pochissimi). È un gatto che si morde la coda, ma la soluzione va cercata altrove perché i suddetti consumano audiovisivi in maniera esagerata. Trovare la strada non è facile ma se lo fosse tutti farebbero i produttori cinematografici.

"Ride" è un film sugli sport estremi, malgrado possa esser presentato diversamente, e raccontato bene ma nel modo in cui gli sport estremi vengono raccontati da quando la tv se n’è appropriata, con le camere (tante) in soggettiva.

Il che rende tutto più vivo e vivace, con lo spettatore che si sente sulla bici a tutta velocità tra gli alberi o sullo strapiombo mozzafiato, coinvolto in prima persona almeno nella fase sportiva e d’azione. Per il resto dovrebbe essere la sceneggiatura a creare coinvolgimento, ma probabilmente la complicazione della gestione delle decine di go-pro utilizzate per le riprese, ha limitato nel film diretto da Jacopo Rondinelli, lo sviluppo scenico di una sceneggiatura che in tutta sincerità presenta poche novità.

Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, dopo il successo di Mine, si sono impegnati in questo progetto scrivendo la sceneggiatura con Marco Sani e curando la direzione creativa, in poche parole stando dietro, accanto e qualche volta davanti allo sceneggiatore, al regista e al montatore.

Il tutto parte con i due simpatici mattacchioni, campioni di sport estremi con tanti like sui social ma non del tutto soddisfatti dalla vita privata. Max (Falco come il Keanu Reeves di Le Riserve) ha problemi con il poker e la malavita a cui deve centomila dollari (e che lo minaccia e picchia per riaverli) mentre Kyle ha messo su famiglia ma la moglie, per il futuro della figlia, non gradisce che rischi il collo un giorno sì e uno pure, senza neanche portare qualche soldo a casa.
Quale occasione migliore di una gara segreta e misteriosa di downhill con in palio duecentocinquantamila dollari, per riscattarsi? Lo scontro tra i due sarà inevitabile.

Insomma spunti classici e tecniche abbastanza innovative, montaggio e musiche a tutto volume, non abbastanza supportare dallo sviluppo della sceneggiatura e dei personaggi, rendono Ride un film non del tutto riuscito che forse ha assorbito troppa energia nella fase di riprese e post produzione lasciando indietro tutto il resto.

26/08/2018, 09:41

Stefano Amadio