Camilla Filippi e Filippo Nigro "In Fondo al Bosco"
Un film di genere: paura, tensione, occulto e una conclusione che si riallaccia alla cronaca. "
In Fondo al Bosco" è ambientato in Italia, in quel Trentino affascinante e pieno di misteri, nei luoghi e nelle tradizioni. Qui, in un piccolo villaggio, ogni 5 dicembre gli abitanti sfilano mascherati da diavoli per la festa dei
Krampus. La scomparsa di un bambino di 4 anni riporta alla luce la terribile leggenda legata a questa tradizione.
Stefano Lodovichi dirige questo film in maniera tradizionale, rifacendosi a un genere che funziona sempre e allo stile dei più noti film americani. I meccanismi della sceneggiatura, scritta da Lodovichi con
Isabella Aguilar e Davide Orsini, sembrano esserci tutti anche se, per qualche misterioso motivo, l'empatia che dovrebbe scattare con i personaggi tarda ad arrivare e l'indispensabile identificazione, utile per far crescere la tensione, non c'è fino all'epilogo quando, dopo una serie di colpi di scena la situazione diventa più chiara.
Forse il voler complicare la faccenda, in maniera egregia va detto, per rendere il tutto più originale, paga qualche piccolo calo della storia a la, ormai patologica per il nostro cinema, mono caratterizzazione dei personaggi. A parte il padre, interpretato da
Filippo Nigro, che nel film cambia la sua personalità diverse volte, gli altri personaggi principali tendono ad avere un'espressione e uno stato d'animo invariati dall'inizio alla fine. Questo priva di sfumature e di verità il personaggio della madre, una sempre depressa
Camilla Filippi, e quello del nonno un sempre preoccupato e arrabbiato
Giovanni Vettorazzo.
Nel complesso però, il film prodotto da
Sky insieme alla
Onemore Pictures di
Manuela Cacciamani, assolve il compito di appetibilità per la sala, i mercati stranieri e una lunga durata sulla piattaforma televisiva.
16/11/2015, 16:20
Stefano Amadio