La presentazione in concorso di "
NEVE" diretto da
Stefano Incerti al
Courmayeur Noir in Festival segna l'arrivo di una nouvelle vague di cinema italiano che si riappropria di un genere sempre più in sintonia con l'Italia di oggi ma sempre frequentato con circospezione dai nostri autori. A Courmayeur dopo "l'apripista" Incerti che ambienta sotto una fitta nevicata i destini incrociati di due lupo solitari in cerca di un segreto come Roberto De Francesco e Esther Elisha, toccherà ai personaggi durrenmattiani di "
VINODENTRO" di
Ferdinando Vicentini Orgnani con Giovanna Mezzogiorno, Lambert Wilson, Daniela Virgilio e Pietro Sermonti.
Ma anche i titoli fuori concorso di quest'anno faranno parlare del noir italiano in tutte le due possibili sfumature: un vero mystery che ci sprofonda nella storia di ieri. Nell'Italia televisiva stregata dalle imitazioni di Alighiero Noschese con "
LA VOCE" di
Augusto Zucchi con uno straordinario Rocco Papaleo o dietro le sbarre di un carcere dove
Francesco Cinquemani ha raccolto nel documentario "
OFF STAGE" (work in progress) le vere storie dei protagonisti di "Cesare deve morire" (il noir shakespeariano dei Fratelli Taviani). Fino alle tinte fosche del nuovo horror italiano rappresentato da
Riccardo Paoletti con la sua opera d'esordio
NEVERLAKE e da
Federico Greco con l'ironico NUIT AMERICHÈN interpretato da Gianmarco Tognazzi e Regina Orioli.