E' una bella sorpresa il film di
Laura Morante. Dopo anni (sette...) di gestazione, preparazione, realizzazione e uscita, arriva in sala "
Ciliegine" l'opera prima da regista dell'attrice italiana più conosciuta in Francia.
Scritta con
Daniele Costantini, la storia racconta della difficoltà di rapporti tra uomo e donna. Amanda è la protagonista, interpretata dalla stessa Morante, affetta da una grave ma divertente forma di androfobia; non sopporta gli uomini e ogni loro comportamento appare ai suoi occhi come un'offesa personale.
L'episodio che apre il film dà origine al titolo: seduti al ristorante Amanda e il suo uomo stanno per consumare il dessert, una grande e unica fetta di torta sulla quale è poggiata una ciliegina. Mentre lei è impegnata per qualche istante al telefono, lui distrattamente mangia la solitaria cilegia senza interpellarla. Un affronto che non riesce a digerire e che non fa che rinvigorire il suo odio.
L'unico uomo con cui riesce ad avere un rapporto sereno è Antoine; ma solo perché Amanda è convinta che sia gay.
La commedia comincia a articolarsi intorno alla relazione tra loro, da amici per lei, da innamorato per lui, e riesce a funzionare nei meccanismi che portano spesso alla risata e alla riflessione. L'atmosfera parigina è perfetta per incorniciare una storia molto newyorkese, che spesso ricorda le migliori commedie romantiche di Woody Allen, anche grazie a una colonna sonora di impronta jazz.
"
Ciliegine" non ha nulla da invidiare alle commedie americane sulla coppia, perfette come orologi al quarzo. E' arricchito però da un'ironia sottile e molto europea che rende tutto spontaneo e caldo rispetto alle gelide macchine da botteghino made in Hollywood.
11/04/2012, 17:37
Stefano Amadio