banner430X45

MORANDO MORANDINI - I Taviani e un doc teatrale


Di impronta teatrale le scelte di Morandini per febbraio. "Cesare deve Morire" il film e "Aida delle Marionette" il documentario; entrambi traggono dalle opere teatrale e liriche (il Giulio Cesare e l'Aida) il proprio fascino, sfruttando la fusione col "dietro le quinte" per appassionare e coinvolgere lo spettatore. Il film di Paolo e Vittorio Taviani, dopo Berlino, è in sala dal 2 marzo, mentre il documentario di Fulvio Wetzl del 2003 è disponibile in Dvd.


MORANDO MORANDINI - I Taviani e un doc teatrale
Gli interpreti di "Cesare deve Morire"
Nel lavoro per il Dizionario Zanichelli si ricorre a un metodo per dare la data a un film: quella della sua uscita pubblica. Nei casi rari in cui esiste una netta e accertata differenza tra la data di produzione (film già pronto) e quella in cui avviene la sua prima uscita in pubblico, le si segnala entrambe.
Anche perciò, per indicare il migliore film italiano di lungometraggio di febbraio ho scelto "Cesare deve Morire" dei fratelli Taviani, Orso d'Oro a Berlino (a febbraio). E' un'opera straordinaria per molti motivi tra i quali ne propongo due: l'età dei due autori che, entrambi più che ottantenni (1929, 1931), hanno realizzato uno dei migliori film della loro carriera, e la sua durata insolitamente breve: 76 minuti. Nel nuovo secolo in cui la produzione dei film, anche straniere e magari anche per le commedie, tende a superare la durata dei 100-120 minuti, quasi sempre per ragioni commerciali e pubblicitarie, riuscire a fare un film così denso, intenso, emotivamente appassionante in 76 minuti, diventa un esempio di cinema controcorrente e originale.

Non mi risulta che in febbraio siano usciti, perlomeno a Milano e a mia portata, documentari italiani di qualche interesse. Ho deciso allora di parlare di un film visto (in febbraio) in dvd. Si chiama "Aida delle Marionette" (2003) del padovano Fulvio Wetzl (1953). E' la registrazione di uno spettacolo teatrale del Teatro Metastasio Stabile della Toscana di Prato, libera versione (con 15 marionettisti e 230 marionette) dell'Aida (1871) di Giuseppe Verdi. Splendido spettacolo della Compagnia Carlo Colla e figli, ben noto al pubblico di Milano dove agì dal 1885 al 1957, nel centrale Teatrino Gerolamo. Aveva cominciato a operare nel 1835. Wetzl l'ha girato con 5 telecamere, mostrando il funzionamento e i retroscena. Un po' come ha fatto Wim Wenders con i danzatori di Pina Bausch, Weltz ne ha cavato un film di 51 minuti in cui lo spettatore è trascinato "dentro" lo spettacolo, favorendone la partecipazione emotiva. Ne deriva il leit-motive dei bambini, tesi e affascinati, che nelle scene divertenti delle marionette danzanti scattano in un appaluso.

06/03/2012, 12:38

Morando Morandini