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I premi della 12. Edizione del "Festival del
Cinema Italiano Opere Prime" di Gallio


I premi della 12. Edizione del
Irene Ivaldi, migliore attrice
Si sono spenti ieri sera i riflettori sulla 12. Edizione del Festival del Cinema Italiano Opere Prime di Gallio (VI).
Com’era nelle previsioni della vigilia, la parte del leone l’ha fatta il film “La Ragazza del Lago”, opera prima di Andrea Molaioli, arrivata sull’Altopiano di Asiago con un notevole carico di premi e di riconoscimenti racimolati in meno di un anno dalla sua uscita, che anche a Gallio ha riscosso un notevole successo. Lo racconta il premio ricevuto come miglior film della rassegna, supportato da un’eloquente motivazione “Un’opera prima di un autore che mostra di possedere una sicura professionalità e notevoli note espressive. Il film si presenta come un giallo. Ma, al di là del racconto di genere, realizzato benissimo, ci troviamo di fronte a una storia che strappa il velo di normalità che copre personaggi, situazioni e una vita altrimenti inquieti e malati”. Lo conferma inoltre il riconoscimento a Franco Ravera, l’attore che ha impersonato Mario, solitario quanto innocuo matto del paese, premiato come migliore attore del Festival e, ciliegina sulla torta, arriva anche il riconoscimento del premio del pubblico, ancora una volta tutto dalla parte del giovane regista romano, che ha ambientato la sua opera prima in Friuli Venezia Giulia.
Il film di Roberto Cuzzillo, il più giovane regista in concorso al , raccoglie ben due statuette. “Senza Fine”, un lungometraggio sull’amore, sul desiderio di diventare genitori, ma anche sulle paure e sulle bugie che inevitabilmente si creano anche in un rapporto solido come quello delle due protagoniste, convince la giuria che gli assegna il premio per la migliore sceneggiatura, curata dallo stesso regista e premia Irene Ivaldi come migliore attrice del Festival.
La statuetta per la migliore regia spetta a Kiff Kosoof, nome d’arte collettivo che in arabo significa eclisse, dietro il quale si celano il regista piemontese Davide Sordella e il toscano Pablo Benedetti autori di “Corazones de Mujer”, un film sulle maschere e le apparenze che coprono la sessualità nel mondo arabo e non solo.
Premio speciale della giuria a “Una Ballata Bianca”, lungometraggio di Stefano Odoardi che mentre all’estero ha potuto contare su una discreta distribuzione, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti, in Italia non ha avuto altrettanta fortuna. Un viaggio cinematografico di parole e immagini sull’isolamento, sulla decadenza e sull’amore.
Non è passato inosservato a Gallio il film di Nello La Marca “La Terramadre”, nato come esperimento del racconto possibile di un territorio, quello di Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento, la terra di Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo”. Per il regista siciliano e per la sua opera prima una menzione speciale.

28/07/2008, 16:59