Piero Bottoni

00/00/1903 - 00/00/1973
Milano, Italia

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Piero Bottoni


Filmografia dal 2000:
2022 » doc Una Giornata nell'Archivio Piero Bottoni: partecipazione

Biografia:
Piero Bottoni nasce nel 1903 a Milano dove si laurea in architettura nel 1926.
Di formazione complessa (Accademia di Brera e Politecnico), coltiva vasti interessi progettuali - architettura, urbanistica, restauro, allestimento, design e arredamento - in un intenso rapporto con le altre arti.
È tra i protagonisti del Razionalismo, come della sua revisione critica. Dal 1929 al 1949 è delegato italiano ai Ciam; nel 1933 prende parte alla redazione della Carta di Atene, il manifesto dell’urbanistica razionalista. Nello stesso anno è tra i promotori della rivista «Quadrante».
Dopo la guerra è membro della direzione di «Metron» ed è tra i fondatori del Msa (Movimento Studi Architettura). Dal 1949 al 1956 fa parte del comitato direttivo di «Urbanistica». Nel 1945-46 è consultore nazionale della Camera dei deputati e dal 1956 al 1964 consigliere comunale a Milano.
Già assistente di Giovanni Muzio al Politecnico di Milano - da cui era stato allontanato nel 1927 e di nuovo nel 1937 perché non iscritto al Partito Nazionale Fascista -, solo nel 1951 può tenervi un corso di Urbanistica come libero docente. Vi tornerà nel 1964 come incaricato di Allestimento e museografia. Nel frattempo, dal 1954 al 1965, insegna Tecnica urbanistica alla facoltà di Ingegneria di Trieste. Dal 1967 è ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano, dove insegna fino al 1971, quando viene sospeso, con tutto il Consiglio della facoltà di Architettura, dal ministro Misasi, contrario alla sperimentazione didattica.
Oltre a molti arredamenti e oggetti di design, realizza importanti architetture, prima del 1945, a Milano, Livorno, Reggio E., Imola, Napoli, Bologna, Lecco, Massa e Valera Fratta e, dopo la guerra, a Milano, Sesto Calende, Storo, Ferrara, Bologna, Capri e Sesto S. Giovanni.
Tra le due guerre partecipa a numerosi concorsi di urbanistica e disegno urbano riguardanti Genova, Verona, Milano, Piacenza, Como, Bologna e Roma. È tra gli autori di due piani che hanno segnato la storia dell’urbanistica italiana: il Piano della Valle d’Aosta, promosso da Adriano Olivetti nel 1936, e il Piano A.R. per Milano e la Lombardia del 1944-45.
Nel dopoguerra, come Commissario Straordinario della Triennale di Milano, promuove e progetta il Quartiere sperimentale QT8. Altri progetti urbanistici interessano, oltre a Milano, Vignola, Pavullo nel Frignano, Modena, Mantova, Senigallia, S. Gimignano, Sesto S. Giovanni, Brescia, Siena, Breuil, Ferrara, Marina di Pisa, Verbania e San Remo.
Muore nel 1973, senza aver potuto riprendere l’insegnamento.
(ultima modifica: 30/01/2023)



Premi e nomination