RAI TECHE - Premiata ai FIAT/IFTA Awards
Il progetto di digitalizzazione delle pellicole dei servizi dei telegiornali RAI (1952–1985) si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento internazionale
FIAT/IFTA Excellence in Media Preservation Award 2025, assegnato dalla International Federation of Television Archives (FIAT/IFTA): un premio riservato ai più innovativi progetti nel campo della conservazione e valorizzazione del patrimonio audiovisivo.
Realizzato da Rai Teche e dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale - Digital Library del Ministero della Cultura, che opera nell’ambito della Direzione generale Digitalizzazione e comunicazione, il progetto rientra tra gli interventi finanziati dal Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali.
Preservare, digitalizzare e rendere accessibile il patrimonio audiovisivo Rai con le tecnologie più avanzate rappresenta una delle espressioni più alte della missione di Servizio Pubblico.
Il progetto ha l’obiettivo di digitalizzare integralmente i servizi dei TG Rai in onda tra il 1952 e il 1985, oggi conservati su pellicola 16mm.
Si tratta di un patrimonio unico - circa 320.000 bobine, equivalenti a circa 8.000 ore di trasmesso - di straordinario valore storico e giornalistico. Oltre trent’anni di storia del Paese, dalle prime cronache della ricostruzione postbellica agli anni Ottanta: decenni durante i quali la RAI era l’unico broadcaster nazionale e la televisione pubblica rappresentava dunque l’unica testimone della cronaca della nostra storia.
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Grazie al progetto di digitalizzazione" - dice il direttore di Rai Teche,
Andrea Sassano - "
il patrimonio audiovisivo Rai, in una delle sue parti più antiche e preziose, viene restituito al pubblico, che tramite la digitalizzazione e l’avanzato sistema di documentazione automatica dei contenuti tramite intelligenza artificiale, può nuovamente ricomporre e rivivere frammenti di memoria altrimenti destinati all’oblio. Questo importante riconoscimento internazionale conferma il ruolo di Rai Teche come punto di riferimento nella tutela e valorizzazione del patrimonio audiovisivo nazionale, e testimonia l’impegno condiviso con il Ministero della Cultura nel preservare la memoria audiovisiva del Paese per le generazioni future. Una partnership di successo che ha oltretutto rappresentato una spinta propulsiva per l’avvio della completa digitalizzazione dell’archivio Rai: un’operazione imponente che comporterà la definitiva transizione da archivio fisico a archivio digitale e, dunque, il recupero integrale della nostra storia".
Le pellicole, minacciate dal processo di deterioramento noto come sindrome acetica, sono al centro di un intervento urgente, complesso e monumentale di preservazione digitale, condotto con tecnologie d’avanguardia. La conversione in formato digitale avviene con standard di alta qualità, con video a profondità colore a 12 bit e risoluzione superiore ai 2K
01/11/2025, 10:47