MEDFILM FESTIVAL 31 - Presentato il programma
A novembre si accendono le luci del
MedFilm Festival, il festival del cinema del Mediterraneo, la più longeva manifestazione cinematografica della città di Roma, unico evento italiano dedicato alle cinematografie euro-mediterranee e mediorientali: se l’anno scorso il MedFilm, fondato e diretto da Ginella Vocca, ha festeggiato l’edizione numero 30 con uno sguardo che ha riavvolto il percorso compiuto dal 1995 ad oggi, la 31° edizione rilancia, in modo ancora più convinto, l’idea di un festival che sappia abbracciare le sponde e le culture del Grande Mare, cui fanno capo le “rotte culturali” del Mediterraneo, una piattaforma di incontro, conoscenza, scambio e sviluppo industriale per il Cinema.
Dal 6 al 16 novembre 2025 i film e gli eventi del MedFilm animeranno cinema e musei della Capitale, dal concorso cinematografico ai meeting industry, dalle retrospettive storiche ai focus tematici, dagli eventi letterari alle masterclass universitarie, agli incontri in carcere con i detenuti, per poi portare l’orizzonte mediterraneo anche in provincia, a Zagarolo, Riano, Sacrofano e Bracciano.
83 i titoli in programma in anteprima nazionale, internazionale e assoluta che competeranno nelle diverse categorie, in rappresentanza di 33 paesi. 50 gli ospiti che accompagneranno i film e che avranno modo di incontrare la stampa e il pubblico in occasione delle proiezioni, come numerosi gli operatori che prenderanno parte alle tre sezioni (MedWips, MedPitching e MedTalents) dei MedMeetings, l’evento industry del festival giunto alla sua 9° edizione..
Il tema di quest’anno è “
Hope”, “
Speranza”, intesa come spinta vitale e attiva, verso un futuro di pace.
Prestigiose le sedi che ospiteranno la manifestazione, tra cui il The Space Cinema Moderno, il Teatro Palladium, la Casa del Cinema e l’Archivio Flamigni e l'Università La Sapienza.
Confermate tutte le categorie, a cui si aggiungono quest’anno nuove collaborazioni con i partner dell’area, nello specifico Made in Qatar Shortcuts 2025, Cabriolet Film Festival e Pianeta Mare Film Festival - Il miglior cinema sul pianeta blu, a sostegno dell’idea di un cinema aperto e in dialogo con le sponde del Grande Mare. Tra le novità della 31° edizione, nell'ambito del Giubileo 2025, il significativo Premio Ecumenico istituito insieme all’Institut Français - Centre Saint-Louis, riservato al film che sappia raccontare la profondità dell’esperienza umana, mettendo in luce valori universali come la speranza, la giustizia e la solidarietà.
Due gli omaggi di questa edizione del MedFilm.
Il primo è un dittico dedicato alla Palestina, terra straziata le cui sorti e la cui storia da sempre sono presenti nella narrazione del festival, con due opere seminali per meglio comprendere e circoscrivere le complessità dei contesti storici: "
Gli ingannati" di Tewfik Saleh, film del 1972 presentato in una copia restaurata da World Cinema Project e Cineteca di Bologna in collaborazione con National Film Organization e con la famiglia di Saleh, che narra il sogno di tre rifugiati palestinesi di raggiungere la ricchezza e la sicureza in Kuwait; e "
Il tempo che ci rimane" di Elia Suleiman, un amico del festival e un maestro indiscusso del cinema palestinese, per un racconto della vita quotidiana degli arabi palestinesi a partire dal 1948 di cui il regista è anche il silente protagonista.
Il secondo è un ricordo del grande regista francese
Paul Vecchiali, Premio alla Carriera del MedFilm nel 2014, con il film di Antonio Pettinelli "
Paul a Mayerling - Un ritratto", racconto personale e corale di un'esistenza indissolubilmente legata al cinema, testimonianza nata a partire dalla metà degli anni Duemila, quando il caso porta Pettinelli ad incontrare Paul Vecchiali online.
Il più alto riconoscimento conferito dal
MedFilm Festival, il
Premio Koinè, rivolto a personalità del mondo dell’arte, della scienza, dell’impresa culturale e dell’associazionismo che si siano distinte per l’impegno a mantenere vivo il dialogo tra i popoli del Mediterraneo, verrà conferito alla giornalista e attivista palestinese
Aya Ashour, “
Per aver difeso, con la forza della verità e della parola, il diritto all’informazione e all’istruzione, raccontando al mondo cosa significa vivere oggi a Gaza. In una Striscia chiusa alla stampa internazionale da oltre due anni, Aya Ashour ha narrato con lucidità e profonda dignità gli orrori della guerra e la resilienza del suo popolo, continuando a testimoniare anche sotto le bombe la realtà della sua famiglia e dei civili intrappolati nel conflitto. Operatrice umanitaria con Save the Children e Médecins du Monde – Svizzera, giornalista per Il Fatto Quotidiano e oggi ricercatrice presso l’Università per Stranieri di Siena, Aya incarna il coraggio di chi trasforma il dolore in conoscenza e la testimonianza in impegno civile. Simbolo di verità, dignità e resistenza, la sua voce continua a ricordarci il valore universale della giustizia e della vita”.
Il
Premio alla Carriera del
MedFilm Festival 2025 va al regista, sceneggiatore, compositore, attore e produttore algerino di etnia rom
Tony Gatlif. Chevalier de la Légion d'Honneur e vincitore per la miglior regia a Cannes 2004 con “Exils”, Tony Gatlif è uno dei cineasti più audaci, inclassificabili e stimolanti di sempre, un instancabile poeta del vagabondaggio e della libertà, il premio verrà conferito con la seguente motivazione “
Per aver celebrato con il suo cinema umanista e rivoluzionario, vibrante ed autentico, il potere dell'arte come linguaggio universale. Ruotando intorno alle sue doppie origini algerine e gitane che hanno ispirato la maggior parte dei suoi lavori, il suo universo è popolato di personaggi senza tempo, geografia e movimento, nel cui viaggio personale e storico si riflette ogni ritorno alle origini. La mescolanza culturale, la combinazione di mondi, l'esplorazione dei margini e delle identità nomadi sono alcuni dei temi ricorrenti che contribuiscono a fare di Tony Gatlif uno dei cineasti più audaci e stimolanti di sempre, un instancabile poeta del viaggio e della libertà”.
Tanti i giovani chiamati a svolgere una parte attiva nel festival in qualità di autori, giurati, fruitori di masterclass, insieme agli studenti di cinema italiani ed internazionali che con i detenuti delle carceri italiane comporranno la speciale Giuria del Concorso Cortometraggi.
ll
MedFilm Festival si pregia dell’Adesione del Presidente della Repubblica Italiana.
Sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri della Cultura, degli Esteri, dell’Istruzione, della Giustizia, dello Sviluppo Economico, del FAMI - Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, della Regione Lazio, del Comune di Roma e di Intesa Sanpaolo come Main Sponsor.
Supportano l’evento, tra gli altri: la fondazione MedOr, l'OIM – Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, l’ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, Cinecittà, il Centro per il Libro e la Lettura, le Sedi Diplomatiche in Italia, i Ministeri della Cultura e gli Enti cinematografici di oltre 40 Paesi, 150 scuole di Cinema, le Università di Roma La Sapienza, Roma Tre, UNIMED - Mediterranean Universities Union.
Il
MedFilm avrà anche una diffusione online, grazie alla collaborazione con MYmovies ONE, sulla cui piattaforma sarà possibile trovare una nutrita e significativa selezione dei titoli in programma. Diffondono il festival i nostri preziosi media partner: Ansa, Rai Movie, Rai Radio3, Taxi Drivers, Mondo Mediterraneo.eu, B-Hop Magazine.
Sono otto i titoli del
Concorso Ufficiale, selezione curata da Martina Zigiotti (responsabile del programma dei lungometraggi), assieme al comitato di selezione composto da Veronica Flora, Paola Cassano, Massimo Causo e Giuseppe Gariazzo. Tra finzione e documentario, sono film che interrogano il rapporto tra personale e politico, intimo e collettivo, a partire da due film di cari amici del festival che mettono al centro i desideri e i corpi. "
Calle Málaga" di Maryam Touzani, candidato marocchino agli Oscar 2026 e distribuito da Movies Inspired, la storia della riscoperta sentimentale e sessuale di Maria, settantanovenne spagnola che vive a Tangeri, interpretata da una straordinaria Carmen Maura; e "
A Sad and Beautiful World" di Cyril Aris, candidato libanese agli Oscar 2026, la storia d'amore tra Nino e Yasmina e la storia della città di Beirut, tra passioni, dolori e speranze. I temi della collettività sono al cuore anche di "
Promis le ciel" della regista tunisina Erige Sehiri, una storia intensa, corale e femminile ambientata nella comunità subsahariana di Tunisi, che verrà proiettato in anteprima italiana in collaborazione con il FESCAAAL - Milano; e di "
Ciudad sin sueño" di Guillermo Galoe, coming of age pieno di poesia ambientato nella comunità rom che vive alla Cañada Real di Madrid, ed ex-Works in Progress 2024, la sezione industry del festival. Anche i film di "genere" del festival intrecciano storie personali e interrogativi politici: "
Les Tempêtes" di Dania Reymond-Boughenou è un horror che scava nelle ferite del Decennio Nero, mettendo al centro una storia d'amore e fantasmi; Tarik Saleh chiude la sua avvincente trilogia del Cairo con "
Le aquile della Repubblica", a metà tra thriller e noir (distribuito da Movies Inspired); Una donna e un bambino di Saeed Roustaee, ritratto di una donna ostinata e della sua lotta contro le rigide strutture patriarcali (distribuito da Movies Inspired). E poi c'è "
With Hasan in Gaza" di Kamal Aljafari, l'ultimo film di un immenso autore libanese, ritratto di una Gaza che non c'è più.
La maggior parte dei film saranno accompagnati dai loro registi.
Fin dai titoli, nulla è ordinario nei diciotto cortometraggi che compongono il
Concorso Internazionale del MedFilm 2025, curato da Alessandro Zoppo. Sono tutte opere pensate, realizzate e da visionare come riflessione, fruizione e consumo laterale rispetto al sistema del cinema contemporaneo, per un range espressivo che spazia dalla sperimentazione e la video-arte al documentario, dal dramma alla commedia e al coming-of-age, con tecniche, riferimenti e suggestioni diverse, tutti accomunati da elementi trasformativi, liberatori e purificatori. Questi i titoli: "
On the Edge" di Sahar El Echi, "
Abdellah" di Inès Lehaire, Bimo di Oumnia Hanader, "
Common Pear" di Gregor Božič, "
Control Anatomy" di Mahmoud Alhaj, "
Dreamy, Uncertain & Dying Everyday" di Hossam Waleed, "
Collar" di Pouyan Ramezanpour, "
Upon Sunrise" di Stefan Ivančić, "
Deadlock" di Lucien Beucher, Mahdi Boucif, "
The Devil and the Bicycle" di Sharon Hakim, "
Melanochaita" di Niko Avgoustidi, "
Hi Mom, It's Me, Lou Lou" di Atakan Yılmaz, "
The Sorceress Echo" di Marc Camardons, "
Remains" di Fabio Bobbio, "
SOS" di Anita Morina, "
A Good Day" di Tiago Rosa-Rosso, "
What If They Bomb Here Tonight?" di Samir Syriani e "
Walud" di Daood Alabdulaa, Louise Zenker.
La famiglia è il fil rouge che lega i tre film di
Atlante, sezione fuori concorso del Festival, che, tra autori esordienti e maestri affermati, propone un viaggio in alcuni dei film più interessanti della stagione. La famiglia è quella che racconta Jihan K, regista libica alla sua opera prima, nel documentario "
My Father and Gheddafi", straordinario lavoro d'archivio sulla storia di suo padre, dissidente politico del regime di Gheddafi. E di legami familiari, seppur in ben altro tono, parla anche
Tony Gatlif nel suo ultimo film "
Ange", il viaggio intenso e musicale di un padre e una figlia tra le strade della Francia e i sentieri della memoria. Il maestro del cinema sarà ospite a Roma per presentare il film in anteprima italiana, ricevere il
Premio alla Carriera e tenere una masterclass all'Università di Roma La Sapienza.
Si parla invece della "famiglia allargata del cinema" nella brillante commedia politica di Ali Asgari, "
Divine Comedy" (distribuito da Teodora). Il regista iraniano, pluripremiato nel 2022 con "
La bambina segreta (Ta farda)" attraverso un prisma particolare, ovvero il racconto sulla difficoltà di distribuzione di un film a causa delle rigide regole di censura del regime, ci parla, con humour e intelligenza, di censura e libertà, di autorità e disobbedienza.
Mondi lontani ma in realtà vicinissimi sono anche quelli dove ci conducono i sei cortometraggi di Atlante, alla scoperta di un Mediterraneo allargato mai così prossimo. I'm "
Glad You're Dead Now" di Tawfeek Barhom (presentato in collaborazione con il Pianeta Mare Film Festival di Napoli) e "
Still Playing" di Mohamed Mesbah scardinano le narrazioni mediatiche mainstream sulla Palestina e il suo popolo"
. Beneath Which Rivers Flow" di Ali Yahya ci porta alla scoperta di un Iraq inedito, di cui ancora una volta sappiamo troppo poco. "
A Reconnaissance" di Stefan Kruse ci ritrascina nel cuore del Mediterraneo, stavolta per un'indagine sconvolgente sulle invisibili strutture di potere che stanno rimodellando il nostro territorio e sul potere delle nostre immagini. Infine "
Elegia del nemico" di Federico Lodoli e Carlo Gabriele Tribbioli, viaggio impressionante nell'Afghanistan dei Talebani attraverso le voci di nove ex combattenti mujahid.
Nella sezione
Perle, dedicata al migliore, e spesso invisibile, cinema italiano, ci sono quattro film profondamente politici che interrogano il nostro modo di abitare gli spazi, di vivere in comunità e di stare in mezzo agli altri. Da "
Portuali" di Perla Sardella, la testimonianza della lotta dei portuali di Genova per un mondo migliore, a "
Come la notte" di Liryc Dela Cruz, ritratto di una famiglia filippina in Italia tra parole e silenzi, ferite e riconciliazioni con un bianco e nero senza esotismi. Portuali, lavoratori domestici, ma anche persone detenute con il documentario "
Nella colonia penale" di Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana, il racconto delle ultime colonie penali attive in Europa e pastori con "
Abele" di Fabien Volti, che si muove tra i deserti della Palestina e quelli della Sardegna, sono i protagonisti di storie importanti e riflessioni sull'oggi.
La sezione si completa con sei cortometraggi pionieri di un vero e proprio cinema di frontiera. A realizzarli sono un gruppo di registe e registi, animatori, videoartiste e videoartisti che contaminano linguaggi e pratiche generando forme filmiche vive, pulsanti e innovative. Dal riuso dei materiali d'archivio di "
Brigas" di Lorenzo Spinelli e "
Le prime volte" di Giulia Cosentino e Perla Sardella alle sorprendenti animazioni di "
Terremoto" di Massimiliano di Lauro e Lorenzo Latrofa e "
Randaghi" di Enrico ed Emanuele Motti, passando per il découpage personale e avanguardistico di "
Case cadute" di Gianluca Abbate e le applicazioni di intelligenza artificiale generativa utilizzate da Gianmarco Serra e Simona Nobile per realizzare l'animazione di impegno civile "
Château la Belle", i corti di Perle provocano, rischiano, invadono lo spazio con nuovi significati e liberano creatività, fantasia, ribellione e desiderio di rinnovamento.
Voci dal carcere è la storica sezione che il
MedFilm Festival realizza in collaborazione con il DAP - Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, a cura di Veronica Flora. Sono 13 i cortometraggi presenti nella sezione prevista per martedì 11 novembre alle ore 16.00, dove autori e protagonisti delle opere realizzate negli Istituti penitenziari di tutta Italia si ritroveranno per raccontare al pubblico i percorsi interdisciplinari che hanno portato alla realizzazione di opere che sono soprattutto la testimonianza viva di quanto l'arte, in tutte le sue forme, sia elemento essenziale dei percorsi di riabilitazione personale e collettiva: Casa Circondariale Roma Rebibbia Nuovo Complesso ("
Le sirene di Cottingley" di Alessandro De Nino), Casa Circondariale di Velletri ("
Oltre il muro" di Luca Esposito), Casa Circondariale di Chieti ("
Diritto alla speranza" di Serenella Di Michele), Casa di Reclusione Milano Bollate ("
Voiceover" di Leonardo Ferro), Casa Circondariale “Nerio Fischione” di Brescia ("
Undici giorni" di Nicola Zambelli), Casa Circondariale di Frosinone ("
Due isole - chi va per questi mari" di Alessandro Marano), Casa Circondariale di Livorno (
Giulietta + Romeo - Per amore non si muore di Francesca Ricci, Lara Gallo, Marco Bruciati), Casa di Reclusione di Orvieto ("
Never Give Up" realizzato dalla classe 5A dell'Indirizzo Audiovisivo e Multimediale del Liceo Artistico di Orvieto, guidata dalla regista Vittoria Micillo), Casa di Reclusione "Due Palazzi" di Padova, Casa circondariale di Lanciano ("
Sopra la barriera - Calcio, detenzione, rieducazione" di Stefano Riggi), Casa Circondariale ("
Spazi" di Massimiliano De Simone), Casa Circondariale di Potenza “Antonio Santoro” ("
Humana" di Matteo Maffesanti), Casa Circondariale di Paola ("
4 zampe per rinascere e poi…" realizzato dai detenuti della sezione a custodia attenuata CC di Paola), Casa Circondariale di Genova Marassi ("
7 minuti" di Daniele Arangia).
Sguardi dal Futuro - Progetto Methexis è la sezione curata da Giulia de Luca Gabrielli che raccoglie i lavori di diploma dei 13 studenti membri della giuria Methexis, provenienti dalle scuole di cinema italiane e internazionali, per scoprire insieme i talenti di domani: Hazem Shaheen ISAMM - Institut Supérieur des Arts Multimédia de la Manouba, Tunisia; Valentina Pischedda, Sentieri Selvaggi, Italia; Lidiya Mitiku, Addis ababa University School of Fine Arts and Design, Etiopia; Letizia Zatti CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia, Italia; Gauthier Gervaise La Fémis - École nationale supérieure des métiers de l'image et du son, Francia; Pietro Macaione Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Italia; Omar Zaafaoui ISMAC - Institut Supérieur des Métiers de l’Audiovisuel et du Cinéma, Marocco; Fran Moreno Blanco & Santi Pujol Amat ESCAC - Escola Superior de Cinema i Audiovisuals de Catalunya Spagna; Carlotta Venturini RUFA - Rome University of Fine Arts, Italia; Tullio Edoardo Rocca Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Italia; Theodora Pagiannidou AuTh - Aristotle University of Thessaloniki - School of Film Grecia; Ayesha Salam Khan Northwestern University in Qatar.
Il
Progetto Methexis prevede inoltre la costituzione di una Giuria mista e molto speciale composta dai 13 studenti internazionali presenti al festival e dai detenuti provenienti dai quattro Istituti di Roma Rebibbia, supportati nella visione dalle aree educative e dalle scuole che operano negli Istituti di pena (Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Casa Circondariale Nuovo Complesso Roma Rebibbia, III Casa Circondariale Roma Rebibbia). Come ogni anno la Giuria dei detenuti visionerà i cortometraggi della sezione ufficiale del
MedFilm Festival e ne discuterà in seduta plenaria insieme ai 13 studenti delle Scuole di cinema dei Paesi del Mediterraneo presenti a Roma, ospiti del Festival. La riunione plenaria si svolgerà presso Rebibbia Terza Casa nella mattinata di lunedì 10 novembre, per l’assegnazione dei riconoscimenti Premio Methexis per il Miglior Cortometraggio e il Premio Cervantes Roma al cortometraggio più innovativo. La finalità del progetto è nell'offrire, alle detenute e ai detenuti, una connessione tra il mondo dentro il carcere e quello esterno, e l’opportunità per gli studenti di cinema di confrontarsi con il tema della pena e del desiderio di rinnovarsi attraverso lo studio, il lavoro, la creatività artistica.
Giunti alla 9° edizione, i
MedMeetings 2025, curati da Paolo Bertolin, riflettono una visione che desidera condurre l'industria cinematografica italiana verso una posizione centrale nell'ambito delle coproduzioni nell'area euro-mediterranea. Si tratta di uno sforzo ispirato da un assetto istituzionale favorevole, atto a facilitare la collaborazione tra i nostri produttori e le controparti internazionali desiderose di lavorare con l'Italia.
In questo scenario, la proposta di
MedPitching ha rilevanza centrale. Con una curatissima selezione di sette progetti di alto livello,
MedPitching propone ai professionisti italiani l'opportunità di incontrare a Roma registi e produttori, al fine di creare fruttuose sinergie. Il Premio MedPitching, che riconosce il progetto più promettente, è votato dai professionisti in sala e ha una dotazione di 1.000 euro. Qualora il progetto premiato divenga coproduzione italiana, altri 1.000 euro andranno alla controparte italiana, per facilitare il partenariato.
Sono sei i lavori selezionati per la sezione
MedWIPs - MedFilm works in progress. Si tratta di film di finzione e documentari che necessitano di sostegno verso il completamento della post-produzione. Sulla base dei materiali presentati nella sessione dedicata e di un incontro individuale con i rappresentanti dei lavori WIPs, la giuria composta da tre esperti (Antonio Badalamenti, Sara Fgaier, Maria Teresa Cavina) assegna il Premio OIM di 10.000 euro, il Premio Stadion Video pari a 3.500 euro per la realizzazione di un DCP. Si aggiunge quest’anno il Premio FM Records di 1.000 euro per la produzione della colonna sonora originale e concessione in licenza del catalogo proprietario FM Records, a titolo gratuito, nel film.
Sesto anno consecutivo per i
MedFilm Talents, la sezione dedicata ai talenti emergenti provenienti dai Paesi Euro-Mediterranei, che aspira a creare uno spazio comune dove i membri della giuria Methexis, composta dagli studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei Paesi europei e mediterranei, possano ritrovarsi e condividere le loro esperienze e incontrare sperti dell'industria. Per loro una masterclass tenuta da Anna Collabolletta e dedicata alla figura del Music Supervisor: professione chiave nella costruzione dell’identità sonora di un film e nel dialogo tra visione, ritmo ed emozione. Parallelamente, gli studenti prenderanno parte a tutte le attività professionali dei MedMeetings.
Tutte le attività previste dal programma dei
MedMeetings si svolgono lunedì 10 e martedì 11 novembre presso la Casa del Cinema di Roma, Largo Marcello Mastroianni 1.
29/10/2025, 19:07