VENEZIA 82 - TEVERE CORSARO di Pietro Balla e Monica Repetto
Sven, ciclo attivista norvegese, profondamente anarchico e Mario, ciclo attivista romano deluso dalla politica ma sempre appassionato per l’impegno sociale, sono impegnati a costruire il “
Sentiero Pasolini”, una pista ciclabile che possa collegare Roma alla costa lungo il corso del Tevere.
Poco distante da lì Giulia, una giovane contadina, ogni giorno lotta per evitare che il suo lavoro venga annientato dalla speculazione edilizia. Questo documentario racconta proprio l’intrecciarsi di varie storie al margine della Capitale, vite di persone semplici schiacciate da un progresso che spesso finisce per invadere anche il quotidiano e la natura senza più un ritorno.
Sven, figura carismatica e molto eclettica, vive a Roma ormai da oltre 30 anni, ha portato Pasolini in Norvegia con la traduzione di “Teorema”. Attraverso Pasolini ha scoperto la riva sinistra del Tevere, che porta fino all’idroscalo di Ostia, dove il poeta venne ucciso nel lontano 1975. La storia del film inizia nella primavera del 2020, siamo ancora in pandemia e tutti portano ancora le mascherine.
Il contrasto tra il borghese e ricco Sven e i suoi amici “pasoliniani” avviene tramite feroci critiche e conflitti continui. Il documentario del duo Balla e Repetto tiene sempre un buon ritmo narrativo, prima attraverso il contrasto tra Mario e Sven e poi nelle scene di solitudine di Sven, nel suo ritiro filosofico nel viterbese.
Infine Giulia e Pietro affronteranno gli espropriatori ai confini delle loro proprietà, aiutati solamente da un picchetto di abitanti della zona e da pochissimi politici locali. Il film seguirà i personaggi dopo tre anni e ci racconterà l’evoluzione di questa complessa e stratificata vicenda di vita sociale italiana.
07/09/2025, 08:13
Duccio Ricciardelli