Note di regia di "Free Spirits"
Uno scambio di sguardi, un cin cin, un sorso di Negroni, e tutto all’improvviso si immobilizza. Tutto, tranne i due protagonisti Nicholas e Julia (interpretati da Fabius de Vivo e Miriam Gagino), che sono finalmente liberi di tornare bambini, vivere intensamente e amare liberamente, senza il timore di essere visti di cattivo occhio. È proprio attorno all’esigenza di mettere in luce questo senso di libertà dato dal no judgement che si sviluppa la regia di “Free Spirits”. Il corto inizia a colori, nella calda atmosfera di un bar di Capodanno, dove Nicholas e Julia si incontrano, catturati da un’attrazione silenziosa. Entrambi ordinano lo stesso drink e, nel momento in cui fanno il primo sorso, il tempo si congela. Le persone attorno a loro si immobilizzano, mentre i due protagonisti iniziano a danzare liberamente nel silenzio ovattato. Quando il tempo si ferma, tutto diventa in bianco e nero. La scelta del bianco e nero è un omaggio alla Nouvelle Vague, così come il gesto iconico di passarsi un dito davanti alle labbra - un po’ a voler rievocare Godard - che diventa un codice segreto tra Nicholas e Julia, per suggellare il loro magico momento di spensieratezza.
Fabius De Vivo