Note di regia di "Tutta Scena"
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Tutta Scena" nasce dall’esigenza di raccontare una generazione che vive immersa nei social media, dove ogni giorno si recita un ruolo. I ragazzi di oggi si trovano spesso a creare un’immagine di sé che non rispecchia la loro vera identità, costruendo una realtà parallela fatta di apparenze. È come se fossero intrappolati in una recita senza fine.
In questo contesto, il teatro diventa il mezzo perfetto per esplorare i loro sogni, le paure e, soprattutto, il bisogno di autenticità. Per i protagonisti della serie, la recitazione, cantare, ballare non è solo una carriera da inseguire, ma un’opportunità per scoprire chi sono veramente, togliendosi la maschera che indossano ogni giorno.
In un momento storico in cui l’arte sembra sempre più marginale e i sogni artistici difficili da
raggiungere, Tutta Scena dà voce a chi ancora crede nell’importanza di esprimersi attraverso l’arte. Il teatro diventa uno spazio di libertà, dove i ragazzi possono finalmente essere sé stessi, lontani dalle logiche dei like e del consenso digitale.
La serie affronta anche la necessità di staccarsi dai social per vivere esperienze autentiche. Nel master, i protagonisti sono costretti a lasciare gli smartphone e confrontarsi con la vita reale, senza filtri, lontano da tutto. Questo li porta a vivere relazioni e conflitti in modo genuino, senza le distorsioni del mondo virtuale.
In un’epoca dove tutto sembra correre troppo velocemente e la connessione digitale sembra
essenziale, Tutta Scena esplora cosa succede quando ci si disconnette e ci si riconnette alla realtà. Il teatro, metafora di questa ricerca di verità, diventa il luogo dove non c’è spazio per l’apparenza, ma solo per l’autenticità. E proprio questa autenticità è ciò che i protagonisti cercano, sia sul palco che nella vita.
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Tutta Scena" è una serie necessaria perché rappresenta lo scontro tra essere e apparire che caratterizza la generazione di oggi. Racconta la lotta per trovare la propria identità in un mondo che spesso premia l’immagine anziché la verità, mostrando che il teatro, il canto, il ballo, come nella vita, sono uno spazio dove l’essenza può finalmente emergere.
Nicola Conversa