PREMIO MARIO PUZO PER LA SCRITTURA CINEMATOGRAFICA
Il premio Mario Puzo 2024 per la scrittura cinematografica va a
Silvia Scola per aver avuto la capacità di farsi erede dei grandi maestri della cinematografia italiana, rinnovando quel sapiente gusto per i dettagli, per i dialoghi, per i personaggi e più in generale per restituirci quella passione e quel trasporto che rende l’artigianato del cinema una vera e propria arte.
PREMIO MARIO PUZO ALL’OPERA FILMICA
Conferito a
Mimmo Calopresti il Premio Mario Puzo 2024 per “
Cutro, Calabria, Italia“, per aver avuto la forza e il coraggio di raccontarci una vicenda orribile della nostra Italia contemporanea, attraverso la bellezza e la verità delle immagini cinematografiche. Un’opera di delicata fermezza che risulta utile e necessaria in un momento storico in cui a volte, anche il sacrosanto diritto alla vita, sembra non essere garantito.
PREMIO SPECIALE “SCRIVERE CON LA LUCE”
Conferiamo a
Daniele Ciprì il Premio Speciale scrivere con la luce 2024 per la sua sapiente e creativa abilità nell’utilizzare la luce per creare immagini mai banali e continuamente stimolanti con le quali è stato in grado di costruire storie sempre originali e anticonformista.
PREMIO SPECIALE “CINEMA E TERRITORIO”
Il cinema come elemento di promozione del territorio,
Salvatore Misticone testimone del caso Castellabate.
Premio Migliore Lungometraggio
"
Verticalman" di Roberto Moretto “Un film indipendente verace e coraggioso, sia per il tema trattato che per il genere scelto, difficile da maneggiare. Il regista si serve di un cast azzeccato, tra attori professionisti e non, per raccontare un Sud Italia che spesso non entra nel mirino del cinema mainstream, compreso quello impegnato. Ne esce una specie di favola grottesca e surreale che, con tante trovate interessanti e gag divertenti, riesce a far riflettere con leggerezza”.
Premio Migliore Documentario
Il premio Daena, miglior documentario del Mario Puzo Film Festival 2024, viene assegnato ad “
Api”, di Luca Ciriello, ritratto amarognolo di una comitiva di ragazzi di montagna che, in attesa di un futuro incerto, prolunga la spensieratezza dell’adolescenza a bordo di un mezzo di trasporto desueto come l’Apecar. La metafora di una generazione disillusa e distante dalle luci della città. Un’esistenza ai margini, non solo geografici, che viene colta nella sua frammentarietà dagli angoli visuali ristretti e inediti del regista, memore della lezione della commedia all’italiana nel descrivere le peculiarità socio-antropologiche della vita di provincia.
Menzione speciale a "
Come una ruota che gira" di Marco Rossano per essere riuscito a raccontare come un punto di debolezza si possa trasformare in un punto di forza utilizzando la perseveranza e volontà.
"
Menzione speciale" a "
I Cilentenari" di Andrea D’Ambrosio per aver raccontato la forza e la determinazione di chi ancora resiste nelle aree interne.
Premio Migliore Cortometraggio
Miglior Corto 2024 è "
Bordovasca" di Giuseppe Zampella. Una narrazione ben costruita che attraverso inquadrature calibrate e gli spazi vuoti del sonoro riesce a raccontare in pochi minuti le dinamiche familiari e a ribaltarne i ruoli sotto lo sguardo complice dello spettatore
Menzione per l’animazione a "
The Splint "di Mehdi Sedighi per averci donato con leggerezza un messaggio importante ed urgente.
Premio Forme in Evoluzione
Il premio tematico per il 2024, Forme in evoluzione, va a "
Lithium" di Alessandro Stelmasiov per aver saputo tratteggiare, con sapiente uso della macchina da presa, delle ambientazioni e della recitazione, un universo in evoluzione, con forme, personaggi e ruoli in continuo mutamento, ambientato in un futuro distopico ma ancora umano, proponendo una storia in grado di sorprendere continuamente lo spettatore.
Menzione Speciale a
Manco Morto di Emma Cecala
Migliore Cortometraggio Sociale – L’immaginale
Nel secolo in cui la massa critica decide di atomizzarsi in smartphone sempre più piccoli, rinunciando all’attivismo plurale per diventare egoismo passivo, “
Things Unheard Of” di Ramazan Kılıç ricorda il potere concesso a ognuno: la capacità di osservare, il privilegio dello sguardo prima di saper parlare, il diritto di scegliere. Perché se il più grande atto eversivo comincia sempre dal racconto, come forma di ribellione alla dispersione dell’identità e la cura della memoria per la collettività, il film celebra il cinema civile nella sua completezza: aprire gli occhi e prepararsi al futuro.
Menzione Speciale a "
Zoo" di Tariq Rimawi
Premio Sostenibilità Ambientale
"
Barolo is dead" di Anna Cordioli, Francesco Moroni Spidalieri, Simone Dipietro affronta il tema della sostenibilità con creatività e originalità, scegliendo di disallinearsi dalla narrazione del cambiamento climatico basato sulla paura e i suoi annessi. Il corto è ben girato, moderno, intrigante e costruito secondo canoni ben comprensibili da ogni tipo di pubblico. Il messaggio finale – grazie alla cooperazione e alle relazioni tra persone e ambiente – tutto sia possibile e superabile, lascia nello spettatore animo positivo, speranza e voglia di agire.
Premio School Days
"
Science Power" di Francesco Faralli di rappresenta lo sforzo di una scolaresca che, con la giusta dose di divertimento, è riuscita a utilizzare il mezzo cinematografico per diffondere un messaggio universale. Un lavoro eseguito con spontaneità eppure ben studiato, capace di far riflettere e sorridere, senza essere mai pesante. Un esempio concreto di come il cinema, in tutte le sue forme, possa essere un valido strumento per la crescita di bambini e ragazzi.
Menzione Speciale a "
Ad occhio nudo" di Pietro Baiocchi. Esemplare impegno di un ragazzo giovanissimo che decide di raccontare i suoi pensieri mattutini attraverso le immagini, mentre va a scuola. Una profondità che non è da tutti. Che questa menzione possa essere uno sprono a fare di meglio e a non smettere mai di raccontare storie
Premio Slow Food AV
Assegniamo la vittoria a “
Prova d’amore” di Denis Nazzari per averci ricordato che “le prove” che affrontiamo non devono cambiarci o farci perdere di vista le vere motivazioni. L’amore è una forza straordinaria che può sopportare tutto, anche le condizioni più difficili. Solo amando il prossimo e il pianeta che ci ospita tutti, riusciremo a governare i cambiamenti che ci appaiono più destabilizzanti.
Premio Giuria Popolare
Il premio del pubblico 2024 va a "
Antes de que se pona o sol" di Nani Matos