Sara Ciocca è "Nina dei Lupi"
Una tempesta solare scatena la natura contro gli uomini e un paesino di montagna rimane isolato dal resto del mondo salvandosi dalle miserie dell'umanità e creando una comunità autosufficiente.
Ma una strana bambina nasce, o meglio arriva, proprio al culmine del disastro e sarà lei, Nina a trascinare la storia che si sviluppa qualche anno dopo quando la ragazza e il paese sono cresciuti nel loro isolamento.
Da qui, ma anche il prologo non è del tutto nuovo, tutto sembra ricordare qualche altro film, da The Postman di Kevin Costner, fino a Freaks Out di Gabriele Mainetti, passando per X-Man, la serie Marvel dove Tempesta scatena fulmini e tornadi contro i cattivi. Va bene, i ricordi cinematografici fanno ormai parte della memoria umana, però un piccolo sforzo per creare qualcosa di originale non sarebbe del tutto sgradito.
Comunque, il film di
Antonio Pisu sembra produttivamente un'operazione riuscita, con un'idea essenziale e un'ambientazione concentrata in un solo villaggio dove tutto accade, a parte i boschi circostanti.
Gli interpreti trovano molte difficoltà a rendere il proprio personaggio, forse per l'ovvietà di alcuni dialoghi forse per la scelta di non cambiare le proprie caratteristiche nel corso della storia. Anche
Sergio Rubini, l'unico ad avere un "prima" differente benché falso, esagera nelle vesti del cattivo, rumoroso nel mangiare e dal ghigno facile e spietato finendo spesso per essere la macchietta di un villano. Sulla stessa linea, difficile non notare la perenne smorfia della bocca all'ingiù di
Tiziana Foschi spietata senza se e senza ma.
30/08/2023, 21:05
Stefano Amadio