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VENEZIA 79 - L'Immensita' in Concorso


L'identità sessuale al centro del film di Emanuele Crialese. Adriana vuole essere considerata un ragazzo e sua madre sembra l'iunica a capirla fino in fondo. Con Penelope Cruz. In sala con Warner Bros. dal 15 settembre


VENEZIA 79 - L'Immensita' in Concorso
Luana Giuliani e Penelope Cruz ne "L'immensità" a Venezia 79
Torna a Venezia con il nuovo film Emanuele Crialese, dopo undici anni da "Terraferma". "L'immensità" racconta di persone, di esperienze personali, di bambini e di genitori tutti immersi negli anni 70, tra disegni geometrici, programmi tv in bianco e nero e un benessere che sembrava infinito. Tutti ottimi condimenti per arricchire la portata principale, la storia di Adriana, una bambina di 12 anni che rifiuta il suo nome e vorrebbe essere considerata un maschio. Un tema forte che Crialese lascia come unica traccia narrativa del film, fatto di episodi e di personaggi. La principale è proprio la mamma di Adriana, interpretata da Penelope Cruz che vive in un ambiente agiato ma che paga lo scotto di un marito rigido in casa e allegro fuori, che la tradisce e che le sta facendo perdere il sorriso e la voglia di vivere.

In questa bella casa romana non lontana da San Pietro, poco accade se non screzi familiari, piccoli scontri generazionali e scalini che rendono difficile la crescita sia di Adriana sia dei due fratelli più piccoli.

Intorno a loro però Crialese dimentica di raccontare la realtà circostante dell'epoca, fatta anche di grandi proteste e di persone non sempre vestite come dei manichini della Rinascente. Persone e situazioni che contestualizzano e che, anche chi viveva in un mondo fatto di cabriolet e ville all'Argentario, sentiva vicine e coinvolgenti.

Tutto si riduce ai due personaggi principali, Adriana e sua mamma, ma anche loro sembrano subire un destino strano e che nell'arco del film, malgrado qualche indubbio evento significativo, non le porta da nessuna parte.
Il ritorno di Emanuele Crialese sembra un'occasione non colta di raccontare qualcosa di interessante arricchendola con una luce contemporanea e completamente diversa. Crialese si limita a farci vedere una serie di rassegnate fughe dalla realtà (siamo d'accordo, per nulla bella), che terminano spesso in balletti e canzoni del varietà televisivo, tra il caschetto biondo di Raffaella Carrà, le mosse tipiche di Celentano e la voce profonda di Patty Pravo.

04/09/2022, 20:00

Stefano Amadio