Mia Threapleton in "Shadows" di Carlo Lavagna
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Shadows". Arrivano dall’Irlanda le ombre che minacciano due ragazze e la loro mamma che, con la minaccia di una incombente minaccia esterna, le tiene chiuse in case tutto il giorno, facendole uscire, senza allontanarsi, soltanto di notte.
Carlo Lavagna usa il thriller per raccontare una storia di distacco adolescenziale e un mondo esterno in preda alla catastrofe per cingere le due ragazze in un muro che rappresenta la famiglia.
Il film č una storia a tre: due sorelle e una mamma dall’aspetto preoccupato. L’ambiente č un vecchio edificio abbandonato ma in buono stato, residuo di una ipotetica “fine del mondo”, rimasto ad accogliere in mezzo al bosco la vita delle uniche sopravvissute.
Lavagna mette in scena un film teatrale, dove gli stati d’animo e il carattere dei personaggi superano lo svolgimento dei fatti e dove il crescendo si sviluppa all’interno e non fuori. Il finale drammatico, svelando un passato drammatico e inaspettato, porta comunque a un finale tinto di speranza.
Scritto da
Fabio Mollo, Damiano Bruč, Vanessa Picciarelli e Tiziana Triana, purtroppo il film sembra identico a "
Buio" di
Emanuela Rossi, uscito in sala in sordina subito dopo la fine del lockdown. Non crediamo che ci sia del dolo da parte di nessuno dei due autori, ma sicuramente intravediamo almeno una leggerezza e una scarsa abitudine ad informarsi e a condividere idee e tracce che andranno, con i tempi biblici del nostro cinema, a formare le sceneggiature da realizzare per i film e per il pubblico.
21/10/2020, 16:46
Stefano Amadio