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GIORNATE DEGLI AUTORI 17 - Isolamento, avventura
e presentazione del Premio Lux


GIORNATE DEGLI AUTORI 17 - Isolamento, avventura e presentazione del Premio Lux
Kitoboy (The Whaler Boy) di PhIlipp Yuryev
Le Giornate degli Autori si spingono fino alla punta estrema della Russia, a un passo dall'Alaska, dove un villaggio di cacciatori di balene, una rudimentale connessione a internet, i turbamenti tipici dell'adolescenza sono gli ingredienti dell'avventura del giorno.

Kitoboy (The Whaler Boy, in Concorso), opera prima di PhIlipp Yuryev, ci porta in viaggio verso la realizzazione di un sogno. Leshka è un adolescente ed è anche un cacciatore di balene. Da poco nel suo villaggio è arrivato internet, e il momento di conforto per i ragazzi è diventata una video chat erotica che si interrompe continuamente, ma senza impedirgli di osservare giovani donne che vivono a migliaia di chilometri di distanza. Quello che per gli altri sembra essere poco più che un passatempo per Leshka si trasforma invece in una questione di massima serietà: vuole raggiungere una ragazza che gli ha cambiato la vita. Al mattino presto, Leshka ruba un motoscafo, un binocolo e un arpione, e parte. Si prospetta un viaggio folle. Arriverà in Alaska?

Di un’avventura, seppur totalmente diversa, parla anche iSola di Elisa Fuksas, secondo film in programma nelle Notti Veneziane (all'Isola degli Autori via Pietro Buratti, 1). La regista ci porta nella sua isolata e sofferta quarantena; mentre il mondo si chiudeva in lockdown, l'autrice scopriva di avere una malattia.

"Da una sequenza di eventi impensabili, in un mondo inedito e in quarantena - ha commentato Elisa Fuksas - nasce questo film, interamente girato con il telefono: un'investigazione sul potere del "Racconto", che riesce a sconfiggere la paura di vivere e di morire e sul mistero di ogni amicizia e di ogni fede." È appena uscito il terzo libro di Elisa Fuksas Ama e fai quello che vuoi (Marsilio), di cui l'autrice stessa è protagonista e che fa da prequel letterario di iSola.

"Kitoboy e iSola - dice Gaia Furrer, responsabile artistica delle Giornate - sono due storie che si completano stando agli antipodi: una rappresenta la freschezza dello sguardo di quando ci si sente pronti a conquistare il mondo, l'altra racconta quel punto della vita in cui ci si ferma a guardarsi indietro per ricalibrarsi. Il protagonista di Kitoboy è un adolescente che ci trasmette tenerezza e ci porta in viaggio con lui in mezzo alla natura, ci spinge ad inseguire i sogni. Elisa Fuksas, invece, ci riporta alla claustrofobia collettiva che abbiamo vissuto negli scorsi mesi e racconta se stessa con un'autoironia sincera e spiazzante.”

Tra gli appuntamenti delle Giornate, all'Italian Pavilion una discussione sulle possibilità di una ripresa immediata, ma anche sulla competitività a lungo termine del sistema audiovisivo europeo, provato dagli avvenimenti degli ultimi mesi ma già proiettato al futuro.

Interverranno Sabine Verheyen (presidente della Commissione per la cultura e l'istruzione del Parlamento europeo) e Massimiliano Smeriglio (europarlamentare).
A moderare l'incontro Maurizio Molinari (responsabile dell'Ufficio a Milano del Parlamento europeo e capo ufficio stampa Parlamento europeo in Italia). In diretta streaming www.italianpavilion.it.

"La collaborazione con il Parlamento Europeo e il Premio Lux - dice Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate - è ormai da un decennio elemento fondante della nostra attività durante la Mostra. In momenti di riflessione, di incontro e di parola sono per la sezione indipendente voluta dagli autori un elemento di forza altrettanto significativo della selezione cinematografica. La presenza quest'anno a Venezia della presidente Verheyen è per noi un grande incoraggiamento a proseguire in una partnership tesa a fare delle 27 culture europee un valore unico nel quadro di un progetto sociale che parte da Venezia ma si sviluppa lungo l'anno."

03/09/2020, 14:29