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Giuseppe Culicchia su "A Spasso con i Fantasmi"


Giuseppe Culicchia su
Nella Torino di Vittorio Bersezio mi ero imbattuto in passato scrivendo Ba-da-bum! (Ma la Mole no), il mio atto unico edito da Feltrinelli sulla figura di Alessandro Antonelli, e ritrovarmi a raccontare la nostra città attraverso i suoi occhi, ripercorrendo le vie e i luoghi citati nei suoi scritti, mi ha fatto guardare alla Torino di oggi da tutt’altra prospettiva rispetto a quanto avevo fatto in precedenza in romanzi come Tutti giù per terra o Brucia la città, o in Torino è casa mia. Ed è così che ho pensato a una passeggiata notturna tra i fantasmi, dal boia che abitava in pieno Quadrilatero alle lavandaie del lungo Po, passando per gli intellettuali e i patrioti che frequentavano i caffè storici dell’Ottocento – tra cui Nietzsche: Torino fra l’altro è la sola città italiana ad aver saputo preservarne tanto bene e in tale numero questi locali – e per i quartieri più popolari, da Vanchiglia a Porta Palazzo, senza dimenticare le dimore e gli svaghi del potere, da Palazzo Reale al Teatro Regio. Un viaggio che mi ha permesso di scoprire come della Torino di Vittorio Bersezio, e dunque del Risorgimento, restino tracce indelebili, anche se talvolta non ne siamo consapevoli.

Giuseppe Culicchia

16/10/2018, 17:51