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IL CODICE DEL BABBUINO - La Calda notte sulla Tiburtina


Torna il gruppo di Guidonia capace di smuovere le acque alla Mostra di Venezia nel 2006 e al Festival di Roma nel 2010. Una storia on the road alla ricerca dei colpevoli di una violenza su una ragazza, un viaggio lungo una notte che troverà una soluzione inaspettata. Diretto da Davide Alfonsi e Denis Malagnino sarà in sala dal 17 maggio con Distribuzione Indipendente


IL CODICE DEL BABBUINO - La Calda notte sulla Tiburtina
Denis Malagnino in "Il Codice del Babbuino"
Sulla strada, tra Guidonia e Tivoli, in una notte di violenza e vendetta. Davide Alfonsi e Denis Malagnino, insieme al gruppo con cui lavorano da più un decennio, raccontano i rapporti umani di una periferia che si perde tra debiti, malavita e un’umanità che sembra arrendersi a una vita che non è sicuramente come se l’aspettava.

Una vecchia Citroën Saxo, alla guida Denis che porta in giro l’amico Tiberio e il boss locale, il Tibetano, alla ricerca di qualcuno che ha violentato una ragazza lasciandola in fin di vita. Tra strade di campagna invase dall’erba e lunghi tratti di statale trasformata nella notte da industriale in una Las Vegas tiburtina, emergono i veri caratteri dei tre personaggi con la ricerca di vendetta che fa da motore alla storia ma anche allo scontro tra i personaggi.

Realizzato con il solito budget ridotto, il film riesce a mantenere un buon livello di tensione, realizzato con padronanza sia nelle riprese sia nella sceneggiatura. Qualche ritocco al montaggio e al missaggio del suono sarebbe in grado di amalgamare il prodotto dandogli scorrevolezza e ritmo.

Come per gli altri film realizzati dal gruppo, prima Amanda Flor ora Donkey’s Movie, il sapore di una periferia rassegnata e abbandonata alla malavita si sente forte sia nei dialoghi sia nelle situazioni. Alfonsi e Malagnino riescono a farci credere nei personaggi che sembrano arrivare da un mondo che siamo abituati a vedere solo di passaggio, dal finestrino dell’auto in corsa.

"Il Codice del Babbuino" è un film che, se non altro, prova a far variare abitudini allo spettatore, specchio di un’umanità che spesso, nel nostro cinema, viene raccontata da chi non la conosce affatto e non possiede né l’umiltà di apprendere né il talento di saper cogliere e rimettere in scena. Il gruppo di Guidonia invece conferma di parlare di ciò che maneggia con abilità, conoscendo il modo per raccontare con il giusto equilibro tra cronaca e autorialità.

08/05/2018, 16:09

Stefano Amadio